Comunicato fitto ramo d’azienda gruppo Infotel
La situazione dei
lavoratori del fitto di ramo d’azienda del Gruppo Infotel, confluiti
nelle società Cemet, Infotel S.p.a., Site, Alpitel, rimane fortemente
confusa. Il passaggio nelle
nuove aziende avvenuto a metà giugno non ha ancora prodotto la ripresa
della gestione operativa. Ci sono problemi d’ordine pratico, sia come
l’impossibilità di rispondere alle richieste d’intervento sui
lavori, sia sul piano burocratico amministrativo, giacché non a tutti i
lavoratori sono state consegnate o inviate le comunicazioni dell’avvenuto
passaggio nelle nuove società. Non mancano pretese inaccettabili quali
chiedere ai lavoratori di recarsi in trasferta a spese proprie o
situazioni d’assoluta inattività lavorativa. Si rende quindi
urgente avviare un confronto su carichi di lavoro e prospettive
occupazionali, così come è necessario affrontare la questione delle
normative da applicare in particolare nelle società con contratti
integrativi in scadenza. Sul fronte Infotel
Gruppo c’è assoluto silenzio per quanto riguarda l’ipotesi di
trasferire al lavoratore interessato, previa conciliazione, il TFR;
proposta più volte avanzata dalla proprietà e tuttora non esclusa, ma
sulla quale non arriva nessuna indicazione, né sul come né sul quando
chiudere questo punto. Tenuto conto che i tempi per un trasferimento
delle competenze alle altre società non sono infiniti e che le
proprietà delle nuove società poco sanno di quanto sta accadendo
attorno al problema del TFR, riteniamo necessario un chiarimento
immediato. Sul versante
istituzionale Ericsson continua a rifiutare di aderire alla richiesta
informale del Ministero delle Attività Produttive di presentarsi al
tavolo ministeriale per un confronto con tutte le parti al fine di
confermare le garanzie legate ai carichi di lavoro trasferiti ai fitti
di ramo d’azienda. Tale rifiuto è
irrispettoso nei riguardi delle istituzioni e oltretutto viola gli
impegni sottoscritti nel passato presso lo stesso Ministero, rispetto
alle tutele dei lavoratori esternalizzati da Ericsson e ora passati nei
fitti di ramo d’azienda. Stante il
complicarsi della situazione, Fim
Fiom Uilm nazionali, formalizzeranno una richiesta d’incontro a tutti
i soggetti coinvolti nel fitto di ramo d’azienda; inoltre nella
prossima settimana, qualora
la situazione non si risolva, sarà valutato l’avvio di una mobilitazione. Fim,
Fiom, Uilm nazionali Roma, 24 giugno
2005 |