Comunicato sindacale Fim, Fiom, Uilm e Fisascat, Filcams, Uiltucs su Gfi-Ois

 

La Gfi-Ois , nell’incontro che si è svolto il 27 luglio 2005 a livello nazionale, ha confermato di voler procedere al licenziamento di 170 lavoratori, e si è rifiutata di ritirare la procedura di mobilità come richiesto dalle segreterie nazionali dei sindacati del commercio Filcams, Uiltucs e dei metalmeccanici Fiom, Fim, Uilm.

 

L’atteggiamento dell’azienda è gravissimo e inaccettabile.

Ancora una volta infatti scarica la sua crisi unicamente sulle spalle dei lavoratori e non rispetta l’Accordo del 22 settembre 2004 che prevedeva un Piano di rilancio e il confronto preventivo con il sindacato per l’utilizzo di strumenti non traumatici alla scadenza del Contratto di solidarietà, ivi compresa la sua proroga.

I sindacati nazionali di categoria e il coordinamento, ribadiscono che:

- la procedura di mobilità aperta l’8 di luglio deve essere ritirata perché, a giudizio del sindacato, è palesemente in contrasto con gli impegni sottoscritti al ministero del Lavoro. Pertanto i prossimi incontri dovranno svolgersi presso il ministero delle Attività produttive e il ministero del Lavoro per richiamare l’azienda agli obblighi sottoscritti;

- il confronto deve ripartire in modo serio e approfondito sulla situazione aziendale e su un necessario piano di rilancio dell’azienda che preveda la salvaguardia dell’occupazione e il mantenimento di tutte le realtà del Gruppo compreso Gfi-Solution e una soluzione che mantenga l’attività lavorativa della sede di Foggia. Per questo si chiede la presenza della proprietà francese al tavolo della trattativa;

- a fronte di problematiche occupazionali ancora presenti devono essere utilizzati strumenti non traumatici nonché la proroga de Contratto di solidarietà in essere come stabilito dall’Accordo.

 

A sostegno delle nostre richieste e per respingere l’inaccettabile posizione arrogante di Gfi-Ois si dichiarano 12 ore di sciopero di cui:

 4 ore da articolarsi a livello locale

8 ore da effettuarsi il giorno 8 settembre con manifestazione a Roma davanti all’Ambasciata francese

   

Fim, Fiom, Uilm e Fisascat, Filcams, Uiltucs

Roma, 29 luglio 2005