Getronics e Eunics hanno impedito una soluzione collettiva e condivisa per i lavoratori trasferiti in Alchera In questi giorni i lavoratori
forzatamente trasferiti in Alchera, oltre un anno fa, stanno decidendo se
andare avanti con la causa o accettare la proposta di Eunics di
riassunzione dalla mobilità. Questa proposta non è stata condivisa dai
legali e dalle organizzazioni sindacali, poiché non rende giustizia ai
tecnici e gli chiede un pesante sacrificio economico. Ai tempi lunghi della magistratura e
alla incapacità della politica di far rispettare concretamente gli
impegni verso i lavoratori esternalizzati in e.Ducationlab, in Sume, in
Alchera, questi ultimi, dopo il fallimento, vivono il prendere o lasciare
di Eunics, che in cambio di 1.000 euro lordi gli impone di rinunciare a
chiamare in causa Getronics per le proprie responsabilità nella falsa
cessione di ramo d’azienda. Eunics vorrebbe così salvare se stessa a rendere un favore a Getronics:
unici a pagare i soli lavoratori! Non contento il Curatore fallimentare
minaccia i tecnici che accettano l’assunzione di Eunics di non
collocarli in mobilità se non rinunceranno al diritto di preavviso,
perdendo così dai 3 ai 6 mila euro, che vanno a sommarsi agli altri persi
in questi 16 mesi. Chi accetterà e si troverà in Eunics,
sa che non troverà una situazione facile: le basi societarie e
finanziarie di questa acquisizione sono fragili, non esiste un piano
industriale, il rilancio di ciò che fu Olivetti è tutto da costruire. Chi oggi decide di andare avanti con le
cause compie non solo una scelta di far valere fino in fondo i propri
diritti ma contribuisce ad affermare più in generale la dignità dei
lavoratori contro le false cessioni di ramo d’azienda e le malefatte di
Alchera, Innotech, Getronics Italia e le connivenze della Corporate. Fiom nazionale Roma, 28 luglio 2006 |