Comunicato sindacale delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm

 

Si è svolto il giorno 16 ottobre l’incontro con la Direzione aziendale Getronics per un esame della situazione aziendale e la verifica dell’accordo del 4 luglio scorso.

L’azienda ha comunicato che il gruppo a livello internazionale presenta una situazione in miglioramento rispetto all’anno precedente, con una situazione finanziaria migliorata ed il mercato in ripresa tranne che in Francia e in Italia.

Infatti per il  nostro paese l’azienda ha espresso forti preoccupazioni in quanto non c’è ripresa, c’è un blocco degli investimenti, un aumento della concorrenza ed una forte erosione sui prezzi.

L’azienda ha inoltre denunciato che tali fenomeni, oltre che per il settore privato, ad esempio banche, sono molto preoccupanti nel settore pubblico ove le gare sono focalizzate solo sul prezzo senza alcun collegamento tra costi e qualità.

Tutto ciò sta determinando un calo del fatturato di circa il 25% nel 2003 in rapporto al 2002, in questo quadro l’azienda ha annunciato che il mese di settembre ha registrato un risultato operativo positivo e che vi è un incremento di efficienza dovuto alle azioni sui costi intraprese in questi mesi.

Le Organizzazioni sindacali hanno espresso una forte preoccupazione per l’andamento aziendale ed una assenza di coerenza con il piano industriale presentato dall’azienda.

Infatti, al di là dell’utilizzo della Cigs e dei contratti di solidarietà, non sono tangibili azioni concrete volte ad invertire una situazione negativa, infatti al di là delle affermazioni teoriche riguardanti sia la software factory e il progetto di help desk su Ivrea, di concreto non ci sono azioni conseguenti, lo stesso progetto Newton non sappiamo se sia stato attivato o meno e a che punto sia.

L’azienda, mentre sul progetto Newton ha affermato che si sta sviluppando su 4 aree, quella commerciale, l’area tecnica, metrica e misurazione dei risultati e l’area risorse, sulla software factory e sull’help desk è stata evasiva e non ha dato né tempi né impegni certi.

Sulle questioni occupazionali le Organizzazioni sindacali hanno denunciato la permanenza di contratti atipici e consulenze in maniera consistente ed hanno dichiarato la necessità di un rispetto  rigoroso dell’accordo di luglio con una verifica che verrà fatta immediatamente sede per sede nell’ambito degli incontri territoriali sulla rotazione della Cigs.

Le Organizzazioni sindacali hanno poi richiesto una verifica sull’andamento della Cigs, della formazione, della rotazione.

L’azienda ha comunicato i dati occupazionali e dei lavoratori che sono stati posti in Cigs (358 su 382 di capienza dell’accordo) e dei lavoratori che hanno scelto il percorso di mobilità.

Sulla rotazione l’azienda ha comunicato che 93 ruoteranno da gennaio, altri 71 da marzo e 48 il cui rientro è previsto a maggio.

Le Organizzazioni sindacali hanno riproposto la richiesta di un periodo massimo individuale di permanenza in Cig che nello schema aziendale, con il rientro a maggio sarebbe di 10 mesi.

Tale periodo ci sembra eccessivo.

L’azienda si è riservata di ritornare sulle sue decisioni esprimendo l’impegno a raffinare e migliorare lo schema di rotazione.

Sulla formazione l’azienda nei prossimi giorni presenterà alle Organizzazioni sindacali il progetto di formazione che riguarderà tutti i lavoratori in Cigs.

Le Organizzazioni sindacali hanno richiesto che nella formazione non ci sia una  penalizzazione anche economica per i lavoratori che debbono frequentare i corsi.

L’azienda ha affermato che concorderà modalità con il sindacato per evitare tali penalizzazioni.

Le Organizzazioni sindacali hanno poi firmato la procedura per i 35 lavoratori che hanno volontariamente scelto la mobilità e l’accordo di salvaguardia della loro posizione in caso di modifiche al sistema pensionistico.

Sul sostegno al reddito l’azienda ha assicurato che per tutti i lavoratori che scelgono di andare in mobilità breve, vi sarà, anche sulla base dell’accordo di luglio, un intervento sulla base del 70% dell’ultima retribuzione lorda mensile, detratta l’indennità di mobilità stessa, con una tassazione con l’aliquota del Tfr. Ciò rappresenta una base minima per tutti.

Per ciò che riguarda la mobilità lunga le Organizzazioni sindacali hanno posto l’esigenza di costruire un accordo specifico.

Altro problema posto è quello dei contratti di solidarietà, su cui l’azienda ha espresso l’intenzione di arrivare ad una progressiva riduzione dei lavoratori coinvolti, e sarà oggetto di confronto nei prossimi incontri.

Le Organizzazioni sindacali infine, preoccupati sull’andamento dell’azienda e la realizzazione del piano industriale, hanno posto l’esigenza di un confronto di merito  con l’Ing. Schisano.

La delegazione aziendale, su tale richiesta, ha risposto positivamente.

 

Fim Fiom Uilm Nazionali

Coordinamento Nazionale Getronics

 

Roma, 20 ottobre 2003