
Gepin: comunicato sindacale
Con
l’incontro odierno, tenutosi in Roma c/o lo studio Centra, si è
consumata la fase di consultazione sindacale (45 gg.) prevista dalla
legge, in merito alla richiesta di licenziamento di 259 dipendenti
avviata dalla azienda Gepin G. I. nello scorso mese di agosto. Il
risultato prodotto da questa quarta riunione vede la stipula del
mancato accordo.
Nel
merito della discussione l’azienda ha sostanzialmente esposto un nuovo
scenario “di condizioni ed opportunità “ sopravvenute negli
ultimi giorni sul “fronte dei rinnovi contrattuali”; a fronte di
tale nuova situazione l’azienda si è dichiarata disponibile a ridurre il
numero totale degli esuberi a 181 unità.
I
portavoce nazionali della delegazione sindacale di Fim, Fiom, Uilm
hanno, ancora una volta, affermato il proprio disaccordo al progetto di
riorganizzazione industriale avviato in maniera unilaterale dalla
holding di Enzo Zavarone negli ultimi mesi, a partire dallo scorporo di
ramo che ha estrapolato 98 tecnici dal contesto totale di 958 senza un
perimetro delineato e soprattutto senza una vera e sinergica strategia
di mercato convincente per i due nuovi soggetti industriali. Inoltre, è
stato ribadito il vizio di forma per l’individuazione dell’esubero che
risulta essere “fotografato” in data anteriore allo scorporo
suddetto. Infine, anche rispetto alla disponibilità dichiarata
dall’azienda di scontare il numero totale dei lavoratori da licenziare,
la parte sindacale ha affermato di non essere interessata a
mercanteggiare il numero degli esuberi, ma di attendersi un piano
industriale serio.
A
questo punto il confronto proseguirà nelle sedi istituzionali dove il
sindacato, unitariamente, si è già dichiarato disponibile a ricercare
soluzioni alternative ai licenziamenti, ma come detto, solo in presenza
di un progetto industriale credibile e avallato dalle autorità
ministeriali.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Il Coordinamento Rsu-Rsa
della Gepin
Roma, 24 settembre 2007 |