Incontro sul piano industriale del gruppo Finsiel: tra delusione e preoccupazione
Il 19 aprile scorso, presso l’Unione
Industriali di Roma, si è tenuto un incontro tra la direzione del
Gruppo COS-Finsiel (erano presenti gli AD di Finsiel, TSF e Banksiel e i
responsabili della Direzione Risorse Umane) e il Coordinamento Sindacale
Finsiel (Fim, Fiom, Uilm e Rsu delle aziende del Gruppo), avente per
oggetto l’illustrazione delle linee guida del Piano Industriale. Questo incontro è avvenuto a distanza di 6
mesi da quello del 27 ottobre 2005, ma l’assenza della proprietà ha
di fatto impedito che ne fosse la corretta e naturale prosecuzione. Le
presentazioni dei tre Amministratori Delegati che, oltre a essere
sostanzialmente differenti nella struttura, sono apparse generiche,
hanno teso a evidenziare l’andamento economico pesantemente negativo
(dati relativi all’esercizio 2005) delle società Finsiel, Banksiel,
Intersiel e Carisiel; solo grazie al positivo apporto dato dalle società
T.S.F. e C.O.S., si è ottenuto il sostanziale equilibrio del bilancio
consolidato del gruppo Almaviva. Anche il primo trimestre 2006, pur presentando
segni di miglioramento, conferma il permanere di forti criticità in
alcune aziende del Gruppo. La mancanza di documentazione scritta e di
adeguate informazioni di dettaglio ha comunque limitato la possibilità
di sviluppare i necessari approfondimenti. La ripresa della discussione, per la quale il
sindacato ha proposto le date del 11-12 maggio p.v, permetterà di
riprendere il confronto analitico sulla base dei dati di bilancio
(forniti con un ritardo di una settimana) e delle verifiche fatte
rispetto a quanto affermato dalla delegazione aziendale. E’ apparso comunque chiaro che le due principali iniziative che erano state presentate da Alberto Tripi a ottobre dello scorso anno (la nuova Italsiel per il mercato della Pubblica Amministrazione Locale e l’accordo Finsiel/Microsoft/Unicredit per il mercato delle Piccole e Medie Imprese) non marciano secondo le previsioni: per quanto riguarda le prime realizzazioni basate sulla piattaforma Microsoft si potrebbe trattare di un semplice ritardo mentre il progetto della nuova Italsiel potrebbe essere già morto. Dopo gli interventi degli Amministratori Delegati
ha preso la parola il direttore delle Risorse Umane che da un lato ha
cercato di dare rassicurazioni sulla solidità finanziaria
dell’azienda, delineando un piano di investimenti che comprenderebbe
anche la costituzione di un Centro di Ricerca Almaviva-CNR-Università
di Roma, dall’altro ha sottolineato la criticità dovuta al Costo del
Lavoro (troppo alto rispetto ai concorrenti) e all’anzianità
anagrafica dei dipendenti (troppo vecchi rispetto ai concorrenti). Si
tratta di affermazioni poco originali (ricordate Pucci, Ricci, Nino
Tronchetti Provera, Pinto …), evidentemente già note a Tripi
all’atto dell’acquisto del gruppo Finsiel, per di più non
contestualizzate e non supportate da dati analitici, su cui il sindacato
si riserva di rispondere puntualmente. A conclusione dell’incontro e in vista della
sua prosecuzione è stato chiesto all’azienda di sospendere le
iniziative unilaterali già intraprese, nello specifico colloqui avviati
in Banksiel con singoli dipendenti per spingerli alle dimissioni.
Nonostante tale sollecitazione risulta che i colloqui siano proseguiti.
Deve essere chiaro che, se tali iniziative non venissero sospese, ciò
diverrebbe un ulteriore ostacolo alla ripresa di un confronto già di
per sé molto delicato. In questo quadro è estremamente grave
l’annuncio del licenziamento di 43 (su 65) lavoratori della società
Krenesiel, di cui Finsiel detiene ancora il 41% del capitale, rimanendo
l’azionista di maggior peso. Ribadendo il sostegno di tutto il
coordinamento alla lotta dei lavoratori di Krenesiel, chiediamo
all’azienda di evitare ogni iniziativa che possa pregiudicare il
percorso di confronto avviato a livello locale volto a individuare
soluzioni positive in grado di salvaguardare il posto di lavoro di tutti
i dipendenti di Krenesiel, che rappresenta un qualificato presidio
tecnologico, decisivo per lo sviluppo dell’intera regione Sardegna. In attesa di verificare i dati e di confrontarci
con l’azienda sulle linee di piano industriale e sulle affermazioni
fatte in occasione dell’ultimo incontro invitiamo tutti i lavoratori
del Gruppo Finsiel a prestare la massima attenzione all’evoluzione
della situazione: è passato quasi un anno dall’acquisizione ma la
nebbia che c’era non si è ancora diradata. Fim, Fiom, Uilm Nazionali e
Coordinamento RSU gruppo Finsiel |