Comunicato della Segreteria nazionale Fiom
Nell’incontro
del 26 maggio presso il Ministero delle Attività Produttive è emerso
un quadro preoccupante della Finmek. Gli
impegni assunti un anno fa dal governo, contestualmente all’ingresso
nella legge Marzano, sia dal punto di vista finanziario che industriale,
non vengono rispettati e il permanere di questa situazione può portare
al non raggiungimento delle condizioni per il concordato e,
conseguentemente, al fallimento. I
sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori rischiano, così, di essere
vanificati. Il
Ministro, assente all’incontro del 26 maggio, e il governo nel suo
insieme non possono continuare ad essere latitanti e a lasciare in mano
al solo Commissario le scelte industriali. In
questo quadro, estremamente compromesso, la pretesa del Commissario e
del management Finmek di limitare il confronto alla sola Cigs è
inaccettabile: si chiedono altri sacrifici senza sapere quali saranno i
futuri assetti societari dopo la legge Marzano e quali saranno le
missioni produttive dei siti del gruppo Finmek. Fim,
Fiom, Uilm nazionali in tale situazione hanno ritenuto di non
sottoscrivere l’accordo di Cigs al Ministero del Lavoro il giorno
30/05/05 per le tre società del Gruppo interessate. La
Fiom ritiene fondamentale e urgente il ripristino del tavolo di
discussione con il ministro delle Attività Produttive e il
coinvolgimento della Presidenza del Consiglio, che tante volte ha
promesso e non mantenuto l’apertura di un tavolo di settore. Pertanto,
per decidere un programma di coinvolgimento e mobilitazione dei
lavoratori, la Fiom propone alla Fim e alla Uilm di convocare nei
prossimi giorni il coordinamento unitario di tutto il Gruppo Finmek. La
Fiom nazionale Roma,
31 maggio 2005 |