Comunicato delle segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm e Cgil, Cisl, Uil
Finmek occupa quasi 3.000 dipendenti e dal maggio 2004 è stata collocata in legge Marzano a seguito di uno stato finanziario fallimentare. In oltre un anno di tempo la gestione commissariale, che risponde direttamente al Ministro delle Attività Produttive, ha portato al risultato di non pagare gli stipendi e di mettere a rischio di chiusura gli stabilimenti e lasciare senza lavoro migliaia di lavoratori. La gestione commissariale ha annunciato la decisione di procedere alla cessione di complessi aziendali con decreto del Ministro dell’1-9-2005. A tutt’oggi si sono verificate manifestazioni di interesse solo per alcune realtà per meno di 500 occupati complessivamente. Inoltre il Commissario ha annunciato il blocco delle attività e la messa in Cigs a zero ore con il rischio di portare le società del Gruppo al fallimento. Il Governo in tutto questo periodo è stato totalmente assente e il Ministro delle Attività Produttive non ha mai voluto incontrare le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori, lasciando colpevolmente in mano al commissario e ai dirigenti questa disastrosa gestione. Fim Fiom Uilm e Cgil Cisl Uil: Respingono le proposte del Commissario e la latitanza del Governo Esigono sugli stipendi e sulla Cigs le stesse condizioni per tutti i lavoratori Rivendicano al Governo e al Ministro di intervenire immediatamente per evitare questo disastro sociale Sostengono la necessità di avviare una politica di settore per l’elettronica partendo dal salvataggio di Finmek che orienti l’innovazione e la produzione Ritengono indispensabile per Finmek far subentrare alla gestione commissariale una Società (anche transitoriamente pubblica) che dia stabilità finanziaria e prospettive produttive a tutto il Gruppo Proclamano la mobilitazione con iniziative di lotta da
tenersi a partire da venerdì cgil,
cisl, uil Roma, 20 settembre 2005 |