Finmek: la situazione non permette nuovi rinvii
Le
Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm, nei giorni scorsi hanno chiesto al
Ministro delle Attività Produttive, un incontro urgente per discutere
della grave situazione e sulle possibili prospettive della Finmek, dopo
che lo stesso ministro, On. Scajola, aveva dichiarato il suo impegno ad
approfondire quanto contestato dalle Organizzazioni sindacali sul piano
industriale e la gestione della società, da oltre un anno in legge
Marzano. L’incontro
non è ancora convocato e, nel frattempo, si rincorrono voci su uno
stato finanziario prossimo al collasso, sul non mantenimento di impegni
da parte del Governo, sulla “scomparsa” di commesse di lavoro. La
cosa più grave è che a distanza di 20 giorni dalla unilaterale
decisione, il Ministero delle Attività Produttive rende pubblico un
piano di cessione che, se non sostenuto da interventi e strumenti
adeguati, rischia di mettere in mezzo alla strada circa 3.000 famiglie. Il
Governo, che con il Ministro delle Attività Produttive è l’unico
titolato a intervenire su una azienda in legge Marzano, non può
continuare a ignorare le richieste delle Organizzazioni sindacali dei
lavoratori, in quanto responsabile dei destini industriali e
occupazionali del Gruppo. Per
esigere l’incontro, per difendere il diritto al lavoro in tutte le
realtà della Finmek, per non vanificare anni di sacrifici, per un piano
industriale di rilancio, le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm
proclamano lo sciopero
di tutto il gruppo per l’intera giornata di giovedì 14 luglio con
manifestazione nazionale a Roma
Le
Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm Roma,
1° luglio 2005 |