Agile/Eutelia: comunicato sindacale

 

I lavoratori ne hanno viste di tutte i colori, malgrado tutto hanno continuato a lottare traendo la loro forza da una convinzione: la loro vicenda non ha nulla a che fare con una crisi ma è esclusivamente il frutto di un disegno delinquenziale!

Nel lontano 2006 i Landi tramite la società Eutelia, acquisirono i rami IT delle società Getronics e Bull, ottenendo cassa, patrimonio immobiliare e commesse pubbliche e private per oltre 400 milioni di euro.

In poco meno di due anni tutto è stato distrutto al punto di annunciare che l’unica operazione per il salvataggio della società Eutelia era in un primo momento mettere tutto il personale in cassa integrazione e poi, nel corso del 2009, cedere tutte le attività e i lavoratori ad un altro soggetto industriale.

Come si è potuto passare in così poco tempo da un volume di affari ed un patrimonio così grande ad un debito enorme è ora evidente a tutti. Le tante inchieste, i rinvii a giudizio e i provvedimenti ristrettivi nei confronti del management, sono li a testimoniarlo.

Ci sono oggi almeno tre procure della Repubblica con indagini, procedimenti o processi in corso, blocchi amministrativi dell’Agenzia delle Entrate, diverse società fallite (Libeccio, Phonemedia etc) o in amministrazione straordinaria.

I lavoratori hanno dovuto conquistarsi tutto passo dopo passo senza arretrare mai di fronte ai tanti silenzi ed alle omissioni dei tanti soggetti che hanno fatto finta di non vedere quanto accadeva.

I lavoratori hanno occupato le sedi della società e scioperato per mesi per arrivare prima al sequestro della società Agile (frutto della cessione delle attività IT da Eutelia a Omega), lottato per respingere la proposta di concordato presentata da Omega per evitare l’insolvenza della società richiesta dagli stessi lavoratori (proposta che è andata avanti malgrado i gravissimi profili di illegittimità evidenziati), sostenuto il ricorso vinto dalle OO.SS. per comportamento antisindacale tenuto nella cessione delle attività, sostenuto gli esposti penali alle procure di Roma, Arezzo e Milano (fatti dalle OO.SS.), ed infine ottenuto l’amministrazione straordinaria.

Tutto questo è accaduto mentre non percepivano lo stipendio, occupavano le sedi, scioperavano manifestavano e contemporaneamente lavoravano tenendosi stretti tutti i clienti possibili consapevoli che questo era l’unico elemento che poteva dargli una prospettiva.

Oggi se ancora ci sono delle attività in azienda è dovuto a tutto questo sostenuto dai lavoratori con sacrifici enormi e senza mai abbandonare l’idea che, pur passando un momento terribile sotto diversi aspetti, era giusto farlo per mantenere sempre aperta una prospettiva.

Tra poco ci sarà un altro passaggio cruciale di questa tormentata storia. L’appello sull’art. 28 vinto dalle OO.SS. presentato dalla società Eutelia (che non è più dei Landi ma in amministrazione straordinaria).

Ci domandiamo ma c’è ancora qualcuno che dubita se la cessione, dopo tutto quello che è avvenuto e tutte le inchieste penali fino agli arresti di molti dei responsabili di questa vicenda, è avvenuta per ragioni industriali o per un mero fine delinquenziale?


 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 6 dicembre 2010