Agile/Eutelia: comunicato sindacale

 

L’incontro svolto il 13 settembre u.s. al ministero dello Sviluppo economico, sulla base degli impegni assunti dal Sottosegretario Letta a nome del Governo, ha visto il Direttore del ministero convocare urgentemente un tavolo tecnico per verificare la fattibilità dei due provvedimenti richiesti dalle OO.SS. per sostenere l’azienda e i lavoratori.

Il tavolo tecnico formato da ministeri dello Sviluppo Economico e del Welfare, regioni e commissari di Agile, dovrà verificare la possibilità di emanare circolari e/o pareri alle amministrazioni pubbliche appaltanti sull’emissione di bandi per sostenere la partecipazione di aziende nelle condizioni di Agile/Eutelia ed il rientro in attività di lavoratori in CIGS.

Al Governo si è inoltre richiesto di:

  • di riunire le procedure commissariali cancellando la cessione effettuata da Eutelia. Oltre ad essere evidente dopo le inchieste ed i procedimenti penali in corso la natura fraudolenta della cessione e quindi per ridare giustizia ai lavoratori questa decisione è necessaria per produrre una migliore gestione delle commesse e dell’organizzazione delle attività, evitare il blocco di una parte almeno dei pagamenti con la pubblica amministrazione e cancellare d’un colpo il contenzioso legale tra le due società;

  • riprendere alcune commesse perse tra le quali quella di Poste e della Camera dei Deputati e di accelerare la verifica sull’accesso al Fondo di Garanzia per le aziende in crisi affinché il nodo della partecipazione alle gare per quanto concerne le fidejussoni venga superato.

Alle regioni (il Lazio e la Campania non erano presenti all’incontro), si è chiesto di:

  • lavorare rapidamente alla ricerca di soluzioni partecipando con proprie proposte al tavolo tecnico;

  • di quantificare gli investimenti previsti in Information technology per verificare al prossimo incontro se vi sono delle opportunità per riportare attività in azienda.

Si è poi chiesto ai commissari di girare di più sui territori e di procedere più velocemente alla stesura di un piano industriale che preveda la possibilità della ripresa delle attività ed il mantenimento di quelle in essere. Invitandoli anche a lavorare molto di più su aspetti operativi ma decisivi quali certificazioni e rapporti con fornitori tecnologici.

Per dare un giudizio complessivo bisognerà valutare le risposte ai temi posti nel prossimo incontro fissato per il 5 ottobre p.v., è evidente però che nessuna ulteriore perdita di tempo o mancata risposta potrà essere tollerata.

Gli impegni assunti dal Governo e dalla Presidenza del Consiglio debbono essere rispettati, i lavoratori non possono più essere lasciati in questa situazione di assoluta incertezza e mancanza di prospettive, è il momento di dare risposte concrete e rapide.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali
 

Roma, 15 settembre 2010