Agile-Omega-Eutelia: assurda e vergognosa decisione del tribunale fallimentare di Roma

 

Il Tribunale Fallimentare di Roma ha accordato ad Agile altri 7 giorni di tempo per integrare e modificare la domanda di concordato preventivo, adducendo esigenze di tutela del contraddittorio del tutto inesistenti (dato che un congruo termine è già stato concesso, peraltro anche oltre i limiti massimi previsti dalla legge), esigenze che anzi vengono violate nei confronti dei creditori, ai quali non è concesso alcun termine per replicare alle nuove integrazioni.

Riteniamo tale decisione gravissima ed ingiustificata in quanto i profili di inammissibilità della proposta sono tanto evidenti, come si evince dallo stesso provvedimento, da consentire di decidere seduta stante che la domanda di concordato andava rigettata.

Come si può dare credito ad una proposta che prevede l’affitto dell’azienda ad una società (tale Italcontact Srl) appena iscritta alla Camera di Commercio, con un capitale sociale di soli 10.000,00 euro, ed il cui amministratore è un uomo di Omega?

Come si può dare credito ad una proposta che prevede il rilascio di garanzie fideiussorie da parte di un consorzio fidi che, secondo quanto emerso in udienza, sembrerebbe essere indagato per riciclaggio ?

Ci domandiamo, a questo punto della vicenda, se ci troviamo di fronte ad un ennesimo tentativo di agevolare gruppi di potere che stanno tentando in tutti i modi di portare a termine un’operazione chiaramente speculativa e che in realtà, maldestramente celata dietro fantomatici piani industriali, scarica debiti, costi e 2000 lavoratori sulla collettività.

E’ gravissimo aver dato ancora tempo a questi signori, è ora di dire basta ed è ora che le istituzioni svolgano il loro ruolo: salvare l’azienda e i lavoratori, e smettano di coprire chi ha pesantissime responsabilità penali, civili e morali.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali
 

Roma, 9 aprile 2010