Eutelia. Comunicato Sindacale
 

Si è svolto il giorno 11 marzo u.s. l’incontro al Ministero dello Sviluppo per la presentazione del piano industriale di Eutelia.

Nella riunione l’azienda ha comunicato che quello presentato non poteva essere considerato un piano industriale ma bensì delle linee guida da cui poi in seguito sarebbe scaturito, anche a seguito delle decisioni assunte nel confronto tra OO.SS., azienda e ministero.

Purtroppo dobbiamo registrare che, malgrado il piano si sviluppi in quattro possibili scenari, tutti prevedono la dismissione del settore IT, attraverso l’apertura di procedure di licenziamento collettivo e/o di cassa integrazione straordinaria per circa 2000 lavoratori, mentre non è chiaro il progetto di rilancio del settore TLC.

Secondo l’azienda questo dovrebbe servire ad agevolare la discussione con i soggetti interessati e a rendere possibile la chiusura degli accordi di cessione che però riguarderebbe solo alcuni dei lavoratori impiegati nelle attività.

Verrebbero comunque esclusi circa 600 lavoratori di staff che a detta dell’azienda non sono in nessun caso impiegabili e o cedibili.

Tutte le OO.SS. hanno rigettato l’impostazione aziendale, partendo dalla netta contrarietà rispetto alla dismissione del settore IT e ribadendo che lo strumento per la gestione della crisi c’è già ed è il contratto di solidarietà.

Nello stesso tempo le OO.SS. hanno chiesto al ministero di impedire che la famiglia Landi, che già tanti danni ha prodotto in questi due anni, gestisca anche questa fase di dismissione che porterebbe a tantissimi lavoratori licenziati ed agli ultimi affari per la proprietà.

Non è possibile infatti che il ministero assista alla completa distruzione del valore e della professionalità di quello che rimane in azienda, permettendo cessioni non di rami aziendali ma di commesse singole e/o a gruppi senza garantire l’occupazione dei lavoratori.

Per questo, come OO.SS. abbiamo avanzato unitariamente una proposta di soluzione del problema che consiste nella costituzione di un consorzio tra imprese del settore e finanziarie regionali che acquisisca tutte le commesse pubbliche e private delle attività IT e con esse tutti i lavoratori interessati alle dismissioni.

Oggi la quasi totalità delle commesse di Eutelia sono di origine pubblica e nel gruppo ci sono già società miste che gestiscono commesse.

Nei prossimi giorni formalizzeremo per iscritto la nostra proposta per discuterla al prossimo incontro che si terrà nell’ultima settimana di marzo.

Per questo ed in occasione dell’incontro, abbiamo deciso di organizzare una grande manifestazione nazionale in sciopero sotto il Ministero dello Sviluppo Economico affinché si discuta della salvezza dell’azienda e si impedisca un spezzatino selvaggio a vantaggio dei soliti noti.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Fistel, Slc, Uilcom nazionali

 

Roma, 12 marzo 2009