Ericsson Marconi: comunicato sindacale
Si è riunito martedì 15 luglio, a Roma, il Coordinamento del Gruppo Ericsson Marconi. L’ordine del giorno, che prevedeva la discussione sulla vertenza relativa alla chiusura del Centro Ricerche di Roma, nonché il varo della piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo, è stato “rivoluzionato” dalle decisioni assunte dall’Azienda in questi giorni e formalmente comunicate alle organizzazioni sindacali:
Fatta questa operazione di riunificazione societaria, l’Azienda ha comunicato – come passo successivo – il passaggio di tutti i lavoratori conferiti dal contratto dei metalmeccanici, attualmente applicato, a quello delle telecomunicazioni, eccezione fatta per lo stabilimento produttivo di Marconi Sud che resta metalmeccanico. Sul punto relativo alla chiusura del Centro Ricerche di Roma, il Coordinamento - preso atto dell’avvenuto coinvolgimento in questi giorni del Ministero dello Sviluppo Economico (è attesa a riguardo una convocazione per la prossima settimana), ha espresso solidarietà e appoggio alle iniziative attivate dai colleghi di Roma. Ha ribadito contrarietà alle scelte aziendali, compresa quella del trasferimento di lavoratori ad altre sedi, in quanto non risultano essere presenti (a Genova, etc) carichi di lavoro tali da saturare anche i “nuovi arrivati”. Sulla decisione aziendale di procedere al “riassetto societario” di Ericsson Marconi, il Coordinamento ha espresso un giudizio negativo in quanto tale scelta non risponde a oggettive motivazioni, ma solo a due necessità strumentali: la prima è quella di rompere definitivamente l’omogeneità contrattuale e l’unitarietà del Gruppo (che a grande fatica si sta cercando di costruire, a partire dalla piattaforma per il rinnovo del contratto interno), la seconda è quella di “isolare” l’area della produzione dal resto del Gruppo Ericsson Marconi; fatta questa operazione potrebbe essere più facile cedere Marcianise a “terzi” (film questo – già visto troppe volte – quasi mai a lieto fine) Alla luce della delicata e preoccupante situazione che si va delineando nel Gruppo, il Coordinamento ha pertanto deciso:
Fim, Fiom, Uillm nazionali
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