Piattaforma Engineering: il 31 maggio grande riuscita dello sciopero del gruppo contro le chiusure dell’azienda. Il
gruppo Engineering ha molte società in Italia e circa 3.000 lavoratrici e
lavoratori. È
una di quelle realtà del settore informatico che sta molto bene. Infatti
ha chiuso il 2006 con un valore della produzione pari a 425 milioni di
euro, e un utile netto di 24.2 milioni di euro corrispondente ad un
incremento del 26% rispetto al 2005. Cifre da capogiro se rapportate al
panorama italiano ed europeo di aziende del settore. È
un gruppo che nel corso di questi anni ha acquisito molte aziende,
l’ultima Neta e in questi giorni sta correndo per acquisirne altre come
Insiel. Riteniamo
molto importante che una delle poche realtà nazionali, operante in un
settore nel quale la presenza di gruppi stranieri è prevalente, aumenti
la propria massa critica ed abbia condizioni economiche positive e
significative prospettive di ulteriore sviluppo. Tuttavia,
è da 7 mesi che si è aperto il confronto sulla piattaforma integrativa
votata dalle lavoratrici e dai lavoratori e ad oggi non si è fatto un
passo avanti, perché? Perché Engineering ritiene che il confronto e gli
accordi con il sindacato fondamentalmente determinino lacci e lacciuoli al
suo agire. La
sua filosofia è purtroppo chiara: la politica salariale aziendale deve
essere gestita unilateralmente dall’azienda; regole su orari,
straordinari non se ne parla neppure e poi… chicca delle chicche… gli
aumenti derivati dal CCNL non vengono erogati in quanto sono assorbiti
dalle erogazioni salariali unilaterali che l’azienda elargisce sulla
base discrezionale ai singoli lavoratori e lavoratrici. A
questo punto è utile aggiungere che mentre la politica aziendale è unica
di gruppo, a partire dai bilanci delle varie società che vengono
consolidati nella capogruppo, non c’è disponibilità a riconoscere
un’interlocuzione unica con il sindacato negando il riconoscimento di un
coordinamento sindacale di gruppo. Questa
è la situazione! Non
è accettabile che un’azienda così performante, che vive di importanti
commesse bancarie e pubbliche consideri un “problema” avere relazioni
sindacali corrette e di conseguenza un corretto rapporto con le
lavoratrici e i lavoratori che con il loro lavoro hanno contribuito alle
alte prestazioni di Engineering. Fim,
Fiom, Uilm nazionali Roma,
5 giugno 2007
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