Engineering: è giunta
l’ora di rompere gli indugi Sono passati ormai più di due mesi dalla
presentazione della piattaforma integrativa del gruppo Engineering e, a
tutt’oggi, a parte lo scambio di lettere con l’Unione Industriali di
Roma (sulla “legittimità” della piattaforma) non si è avviato ancora
alcun confronto. Eppure il gruppo Engineering è sempre più in
buona salute! Infatti la semestrale 2006 approvata dal CdA di Engineering
dimostra un sensibile miglioramento degli indicatori di redditività, con
una crescita dei ricavi del 13% rispetto allo stesso periodo 2005 e un
incremento dell’EBITda del 43,7%. Non dovrebbero, quindi, esserci ostacoli ad
affrontare e rispondere positivamente alle richieste contenute nella
piattaforma approvata con referendum dalle lavoratrici e dei lavoratori. Diventa quindi assolutamente
impellente l’avvio del negoziato. Infatti, molte questioni devono essere
affrontate. Vogliamo conoscere le strategie industriali e organizzative
del Gruppo; purtroppo, finora, ci sono note solo le conseguenze sui
lavoratori di tali decisioni come la scelta di chiudere il sito di Pisa di
Esel. Non si capisce perché non sia possibile mantenere questa realtà e
si voglia costringere i lavoratori al trasferimento su Firenze. E a questo
proposito tutto il Coordinamento Engineering e Fim, Fiom, Uilm nazionali
sono coinvolti nel sostegno alle ragioni della loro lotta. Come pure, vorremmo sapere se Engineering
risponde positivamente alla richiesta di riconoscimento delle otto ore
aggiuntive di Par previste per il settore dal Contratto nazionale
metalmeccanico, richiesta inoltrata con lettera specifica ben oltre due
mesi fa, alla quale va data una risposta immediata, altrimenti saremmo
costretti a procedere legalmente per ottenerne l’applicazione. In questo mese di ottobre scatta la seconda tranches dell’aumento
contrattuale. Il comportamento del gruppo Engineering continua ad essere
quello di non erogarla, procedendo all’assorbimento? Magari, poi,
distribuendo aumenti unilaterali, per tacitare le proteste? È GIUNTA L’ORA DI ATTIVARE
IL TAVOLO NEGOZIALE. CI AUGURIAMO CHE PREVALGA
IL BUON SENSO E CHE INIZI IL PERCORSO; ALTRIMENTI SAREMMO COSTRETTI A
METTERE IN ATTO TUTTE LE INIZIATIVE DI
LOTTA NECESSARIE. Coordinamento Engineering Fim, Fiom, Uilm nazionali Roma, 10 ottobre 2006 |