Comunicato sindacale
A
valle dei vari incontri tenutisi presso la Sottosegreteria del Ministero
del Lavoro, alla presenza della dott.ssa Rosy Rinaldi, con tutti i
soggetti coinvolti dalla riorganizzazione territoriale decisa da Telecom e
dopo i primi accordi sindacali in linea con le indicazioni emerse dallo
stesso Ministero sugli “scambi” territoriali dove, al subentro di
un’azienda all’altra, a parità di volumi di lavoro o a volumi
crescenti, l’indicazione del Ministero stesso è che vadano evitati
saldi occupazionali negativi. L’obiettivo
perseguito dal Ministero, che ha coinvolto direttamente Telecom, è di non
scaricare la riorganizzazione sui lavoratori e sulla collettività. Queste
indicazioni stanno trovando alcune resistenze applicative, in particolare
per quanto riguarda le società coinvolte nelle aree di Abruzzo,
Basilicata e Sicilia dove le aziende (Ceit, Ciet, Sielte ecc..), stanno
cercando di non prendersi i lavoratori presenti in quelle aree,
utilizzando strumentalmente istituti quali trasferte o paventando l’uso
di trasferimenti, favorendo così il sub appalto. Ritenendo,
quale riferimento, l’obiettivo di un saldo territoriale non negativo sul
piano occupazionale e del lavoro, vanno attuati, in stretto contatto con
le relative sedi istituzionali (Assessorati al Lavoro) e loro tramite con
il Ministero, immediatamente gli incontri utili a
raggiungere accordi in tal senso con le imprese coinvolte. Contiamo
che gli accordi si chiudano entro il 10 di febbraio, data che anticipa le
nuove convocazioni ministeriali per la verifica delle procedure di mobilità
legate alle casse in deroga del settore, rinviate con scadenza il 15 di
febbraio. Vanno
attivate, in tutte le realtà dove vi sono problemi per arrivare ad una
soluzione condivisa, ulteriori e crescenti iniziative di mobilitazioni,
delle quali dare conto anche alle strutture sindacali nazionali. Inoltre
vanno monitorati e denunciati eventuali utilizzi illegittimi di lavoro non
regolare. Il
Ministero ha comunicato che anche il settore delle installazioni
telefoniche è stato inserito tra quelli “sensibili” sui quali
potenziare l’attività ispettiva di controllo. Fatto, questo, che
salutiamo positivamente e sul quale le organizzazioni sindacali sono
impegnate a dare il loro pieno contributo per favorire la legalità. In
questi giorni stiamo valutando una iniziativa nazionale sul settore, utile
ad affrontare i pesanti problemi da tempo presenti, aggravati dalla
recente riorganizzazione decisa da Telecom. Fim,
Fiom, Uilm nazionali Roma,
5 febbraio 2007 |