Ciet: trattativa sugli esuberi. Reazione su salario e istituti

 

Nel secondo incontro di procedura sulla mobilità per 359 lavoratori tenutosi ad Arezzo il 19 aprile 2010 tra la direzione aziendale, le organizzazioni sindacale e il coordinamento dei delegati RSU della Ciet , è proseguito il confronto per cercare di trovare una soluzione alla messa in mobilità.

La delegazione sindacale ha ribadito la netta contrarietà a qualsiasi soluzione che preveda dei licenziamenti e/o messa in mobilità senza il consenso esplicito del singolo lavoratore. E ha chiesto alla direzione di valutare strumenti alternativi.

La direzione ha fornito dei dati di maggior dettaglio, rispetto dell'ultimo incontro, legati alla riduzione di fatturato sia delle attività per i gestori di telefonia che per i committenti dei ramo energia e trasporti. La direzione ha confermato i problemi di liquidità.

Le aree con maggior calo di fatturato sono: la Toscana con circa -20%, L'Emilia Romagna con un -12,5%, mentre rimangono stabili, almeno nella attuale previsione la Liguria e le Marche.

Il subappalto a detta della Direzione è attestato sotto il 26% (limite previsto nei contratti Telecom è 30%).

La direzione senza dare ulteriori dettagli ha ipotizzato il ricorso alla cassa straordinaria biennale per riorganizzazione e una riduzione di circa 100 unità degli esuberi.

Come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto un ulteriore incontro fissato per il 4 maggio al fine di avere i dettagli dell'ipotesi anche in relazione agli investimenti industriali, vincolanti per legge, nell'ipotesi della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione.

Abbiamo sottolineato che l'esperienza del 2009 è stata fortemente negativa sia per le mancate rotazioni sia per l'uso discriminatorio delle stesse e che è un precedente negativo che pesa sul tavolo della trattativa, così come non funziona e non può più essere adottato il sistema del pagamento diretto che non garantisce la continuità del sostegno al reddito ai lavoratori e si rende pertanto necessario l'anticipo della cassa.

Entro il 4 di maggio saranno effettuate le verifiche anche presso il Ministero del Lavoro sugli ulteriori strumenti alternativi utilizzabili. L'obiettivo è di usare gli strumenti che tutelino meglio reddito e occupazione dei lavoratori.

REAZIONE ISTITUTI E SALARIO

Il coordinamento ha dato mandato alle segreterie nazionali di raccordare una azione legale per verificare le violazioni sui vari istituti (contributi pensione integrativi, contributi OO.SS., mancati TFR lavoratori usciti, permessi vari ecc...) e attivare tutte le azioni conseguenti da coordinare sui vari territori. A tale scopo i territori hanno convenuto di inviare le documentazioni e gli atti in corso, al nazionale, per favorire la preparazione di una prossima riunione con tutte le strutture sindacali al fine di definire le priorità d'azione.

È stato anche posto il grave problema dei continui ritardi di pagamento degli stipendi che vedranno azioni sindacali nel caso si ripetano ritardi come quelli nel mese scorso.


Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 20 aprile 2010