
Ciet:
cede al “ricatto” dei
lavoratori che la “costringono” a rispettare gli impegni ministeriali
Dopo 40 ore
di sciopero dei lavoratori di Massa, incatenati ai cancelli del
cantiere e le varie iniziative di lotta e solidarietà diffuse negli
altri cantieri della Ciet, giovedì mattina la proprietà, nella figura
del Presidente Mancini, in un incontro con i lavoratori ha, tra l’altro,
dichiarato che da lunedì rispetterà la rotazione della Cassa
integrazione, facendo rientrare i lavoratori che hanno già fatto i 3
mesi di cassa, come previsto dall’intesa ministeriale e negato
l’intenzione di chiudere il cantiere. Il Presidente ha sostenuto che
l’azione di lotta dei lavoratori e del sindacato è stata un ricatto. I
lavoratori di Massa dopo l’incontro hanno sospeso la lotta e ripreso
l’attività.
Nel prendere
atto della decisione della proprietà, se pur tardiva, e in attesa di
verificare la concreta applicazione degli impegni assunti, sono
momentaneamente sospese tutte le iniziative di sciopero assunte livello
nazionale, per il mancato rispetto della rotazione e di altri impegni
sottoscritti al Ministero, tra sindacato e Direzione aziendale.
Rimaniamo in
attesa della convocazione del Ministero del Lavoro per la necessaria
verifica della piena applicazione dell’accordo.
Eventuali
ulteriori violazioni che dovessero manifestarsi nei cantieri
vedranno una proporzionale e adeguata risposta.
Positivo
l’impegno delle varie istituzioni territoriali (Prefetto, sindaco,
Provincia e Regione) negli interventi per favorire una soluzione. È
necessario mantenere il tavolo aperto per verificare sia l’evolversi
della situazione, sia garantire la continuità occupazionale e operativa
dei cantieri Ciet.
AUSPICHIAMO
CHE QUANTO ACCADUTO
NON ABBIA DA
RIPETERSI
Fim, Fiom,
Uilm nazionali
Coordinamento nazionale Ciet
Roma, 8
ottobre 2009 |