
Ciet: nuova
mobilitazione generale. Violati gli accordi
Il Coordinamento nazionale dei delegati RSU CIET e le segreterie
nazionali di Fim Fiom, Uilm, riunitosi a Firenze il 15 settembre 2009
hanno deliberato l'avvio di una nuova mobilitazione generale di tutti i
lavoratori del gruppo per rispondere alle gravi e ripetute
violazioni messe in atto dalla società contro i dipendenti. Violazioni
già denunciate a vari livelli istituzionali. Atti avvenuti in aperto
contrasto con gli accordi sottoscritti al Ministero del Lavoro e in
violazione alle leggi e norme contrattuali. Violazioni che pongono il
serio problema sulla buona fede contrattuale, principio indispensabile
per qualunque atto negoziale, che venendo meno, pone la conseguente
impossibilità a futuri atti negoziali.
Le
mancate rotazioni, che riguardano diversi lavoratori di vari
cantieri, alla fine del periodo concordato di cassa integrazione
straordinaria, hanno visto in diversi casi azioni di lotta, anche
radicali, dei cantieri coinvolti. Il Coordinamento nazionale ha espresso
la massima solidarietà ai lavoratori colpiti da tali scelte e dato ampia
disponibilità per avviare un'azione di contrasto, denunciando l'uso
strumentale e discriminatorio della cassa stessa.
La
rotazione è un obbligo di legge e non è derogabile. La rotazione
è indispensabile per tutelare il reddito complessivo del lavoratore,
distribuendo il più omogeneamente possibile il sacrificio derivanti
dalle dichiarate difficoltà dell'impres
Inoltre
la direzione aziendale ha informato, in vari incontri locali,
della possibilità di chiudere nei prossimi mesi una serie di cantieri
(Massa, Livorno, Parma, Fermo o Ascoli...), comunicazioni che se attuate
andrebbero a porre un 'altra gravissima violazione dell'accordo
ministeriale. Infatti l'accordo nel prevedere l'utilizzo della cassa
integrazione, come strumento per affrontare per un anno la crisi,
esclude la possibilità di licenziamenti coatti e chiusure dei cantieri.
Inoltre siamo in presenza di un crescente utilizzo del sub appalto, a
significare che non vi è un reale calo delle attività, anche perché con
la stato fatiscente della rete telefonica mantenuto da Telecom non
potrebbe essere diversamente.
UN TENTATIVO
Quale
ulteriore tentativo d'evitare la messa in discussione dell'accordo,
il Coordinamento nazionale delle RSU ha deciso di chiedere un incontro
alla proprietà Ciet, per il 21 di settembre, al fine di avere
l'immediato reintegro dei lavoratori che hanno già fatto i tre mesi di
cassa integrazione e garantire la continuità operativa di tutti i
cantieri, nel pieno rispetto dell'accordo.
AZIONI
Sono state
avviate tutte le azioni legali necessarie, a tutela dei lavoratori
sia per i mancati contributi trattenuti dalle buste paga per COMETA e
non versati, e per il mancato riconoscimento delle retribuzioni dovute
sulle mancate rotazione, oltre alle azioni legali per le violazioni
degli atti contrattuali che comportano attività antisindacale.
Sono in verifica altre azioni per le varie violazioni che si riscontrano
sia sul piano retributivo sia su quello normativo. Tutte le sedi
sindacali sono tenute a dare il massimo supporto legale e tecnico
attraverso i propri uffici vertenze.
IL
COORDINAMENTO HA DELIBERATO LA CONVOCAZIONE IN TUTTI I CANTIERI DI
ASSEMBLEE DI MOBILITAZIONE ENTRO VENERDÌ 18 SETTEMBRE
E LO
SCIOPERO GENERALE DI TUTTI I LAVORATORI CIET CON UNA IMPORTANTE
INIZIATIVA DA EFFETTUARSI IL 25 SETTEMBRE
MINISTERO
DEL LAVORO
Per quanto
riguarda il riconoscimento della cassa integrazione, al grave ritardo
con cui Ciet ha inviato gli atti al Ministero del Lavoro per la sua
approvazione, c'è ora un preoccupante ritardo nella conclusione della
pratica, che è stata più volte sollecitata. Tale ritardo aggrava
pesantemente la situazione economica dei lavoratori coinvolti nella
cassa. Non si escludono iniziative di protesta verso il Ministero in
assenza di rapida approvazione.
Nel frattempo
si sono avviante le procedure per ottenere degli anticipi di cassa dagli
enti regionali e provinciali che lo prevedono.
La richiesta di
verifica dell'accordo inviata al Ministero non ha ancora visto una
risposta.
Fim, Fiom,
Uilm nazionali
Roma, 16
settembre 2009 |