
Mobilitazioni in Ciet
La società sta
comunicando informalmente attraverso la propria struttura ai lavoratori,
che una parte importante del lavoro sarà dato in subappalto. Nello
stesso tempo cerca di colpevolizzare i lavoratori sulla loro
prestazione, lasciando intendere che dovranno tagliare alcuni
“trattamenti” al fine di recuperare valore economico.
Annunciano inoltre, che
avvieranno procedure di mobilità per licenziare una parte dei propri
dipendenti.
Risulta che Ciet ha
concordato con la Telecom un’ulteriore riduzione del valore del canone
per i guasti e altre attività.
E’ evidente che Ciet
intenda far passare l’idea che a pagare le proprie scelte
industriali e commerciali devono essere tutti i lavoratori Ciet,
ricercando nel subappalto, nella zona grigio-nera del lavoro, le
soluzioni per continuare a gestire i propri affari.
Nessuna soluzione che
stabilisce il principio di scardinamento delle condizioni e della
regolarità del lavoro per sostenere l’impresa, può essere accettata.
Le Organizzazioni
Sindacali territoriali e le RSU sono chiamate ad avviare immediate
mobilitazioni per la difesa dei posti di lavoro e delle proprie
condizioni salariali oltre che dell’attività stessa. E’ evidente che se
dovesse essere subappaltata parte dell’attività i lavoratori verranno
licenziati, e non è escluso che lo scopo sia quello di farli chiamare
dalle ditte del subappalto per proseguire il lavoro presso queste ditte
con gravi danni per i lavoratori e per la collettività.
E’ altrettanto chiaro da
quanto viene riferito in queste riunioni informali che non c’è
nessun calo di attività e nessuna crisi dettata da carenza di lavoro.
E’ stato richiesto un
incontro alla Direzione Ciet.
Fim, Fiom, Uilm
nazionali
Roma, 5 febbraio 2008 |