Alcatel-Lucent. Quale futuro??


 

In data 10 Aprile 2009 si è tenuto un incontro tra la direzione ALU Italia, il coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm di Alcatel-Lucent e le segreterie nazionali, per fare il punto sulla situazione aziendale in Italia dopo la chiusura del primo trimestre ’09.

L’azienda, nel corso dell’incontro, ha comunicato l’andamento non positivo della corporate e della stessa legal entity italiana relativamente al fatturato ed ai margini.

In tale contesto la stessa product line optics presenta risultati di performance inferiori rispetto al 2008.

L’azienda ha confermato il piano di riduzione costi a livello globale per il 2009 sui livelli occupazionali (-1000 manager, -5000 contrators) e la strategia sulle attività manifatturiere che prevede, nel medio termine, una sola sede produttiva Alcatel Lucent per continente.

In aggiunta Alcatel Lucent Italia, visto l’andamento dei risultati, l’esiguo margine operativo e lo scarso andamento delle vendite dei prodotti (in modo particolare di 4G), ha annunciato un ulteriore piano di riduzione dei costi relativo a pianificazione e consumo delle ferie, contenimento spese viaggi, spese di comunicazione, consulenze e contratti di fornitura.

In merito alla strategia industriale, l’azienda - mentre ha confermato la delocalizzazione di una parte delle attività produttive di Trieste - per quanto riguarda il plant di Battipaglia ha comunicato che due possono essere le decisioni: o la chiusura della sua parte produttiva o l’esternalizzazione della stessa entro il 2009.

L’azienda dopo aver affermato che il blocco delle merci messo in atto dai lavoratori del sito di Battipaglia può pregiudicare la prosecuzione produttiva nello stabilimento, ha chiesto la posizione delle OO.SS. rispetto alle due ipotesi.

Le segreterie nazionali di FIM FIOM UILM e il coordinamento sindacale hanno espresso netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di vendita e/o cessione, esternalizzazione e chiusura del sito produttivo e di ridimensionamento dell’attività di R&D nel sito, motivando tale posizione con oggettive ragioni:

  • Esito negativo delle precedenti esternalizzazioni (Frosinone, SEAM, Maddaloni,ecc.)

  • Corposi finanziamenti ottenuti e previsti (fondi italiani ed europei) che devono essere finalizzati al mantenimento ed allo sviluppo della realtà locale nel perimetro ALU

  • Tutela di una delle poche significative realtà industriali presenti nel mezzogiorno d’Italia.

  • L’accordo del 2007-2009 prevede la riqualificazione del sito in System Integration Center per il TSS e l’attività New Product Integration, non configurando più il plant come una produzione tradizionale ma ad alto contenuto tecnologico.

Per quanto riguarda invece il piano di riduzione costi 2009 aggiuntivo per ALU Italia, l’azienda oltre a non aver ritenuto opportuno il confronto con le OO.SS e non aver quantificato, né motivato i risultato attesi da tale manovra, ha dichiarato che “questo è il primo passo” rispetto ad altri possibili interventi.

Vista la gravità della situazione, il Coordinamento Nazionale è impegnato ad attivare tutti i livelli istituzionali di confronto (provincia,regione e governo)

Le segreterie nazionali FIM FIOM UILM ed il coordinamento sindacale, visto i gravi problemi posti dall’azienda sia per il sito di Battipaglia, ma più in generale sulle prospettive dell’intero gruppo Alcatel Lucent nel nostro paese, proclamano:

2 ore di sciopero con assemblea in tutti i siti ALU Italia,

da tenersi entro la prossima settimana

Invitiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori ad aderire all’iniziativa di mobilitazione a sostegno delle nostre posizioni.

 

FIM FIOM UILM NAZIONALI

Coordinamento nazionale Alcatel-Lucent

 

Roma, 10 aprile 2009