Alcatel-Lucent. Sui tagli annunciati diciamo no!

 

Nella giornata di venerdì 9 novembre 2007 si è tenuto a Milano il Coordinamento Nazionale Fim-Fiom-Uilm di Alcatel-Lucent, che ha fatto il punto della situazione aziendale, dell’andamento produttivo ed occupazionale dei vari siti oltre che degli annunciati nuovi “tagli occupazionali” comunicati a livello europeo contestualmente alla pubblicazione dei dati di bilancio del terzo trimestre 2007.

A questo proposito il Coordinamento Nazionale ritiene inaccettabile una eventuale dichiarazione di nuovi esuberi in Italia, avendo già sottoscritto (novembre 2006 – luglio 2007) accordi tra le parti che definiscono numeri e modalità di uscita di molti lavoratori e lavoratrici e che definiscono anche per gli anni 2008 e 2009 i livelli occupazionali e le missioni dei singoli siti presenti nel nostro paese.

Anche per questa ragione il Coordinamento Nazionale ritiene indispensabile avviare da subito il confronto con l’azienda con all’ordine del giorno:

ü lo stato di applicazione dell’accordo sottoscritto a luglio 2007, in merito agli impegni produttivi ed occupazionali lì assunti. In particolare sugli investimenti produttivi previsti per il sito di Trieste, sullo stato di avanzamento dello stabilimento di Battipaglia come centro integratore SIC per gli apparati di IV generazione OMSN, sul ruolo della Ricerca & Sviluppo in Italia.

Ciò anche in ragione delle annunciate riorganizzazioni a livello europeo di funzioni e business;

ü l’andamento occupazionale dei siti al fine di rendere applicabile quanto stabilito nell’accordo sopra citato relativamente all’adeguamento dell’organico e al cambio mix previsto in R&D.

Recenti episodi che prevedono la trasformazione di rapporti di lavoro da dipendenti a consulenti a lungo termine non può essere la prassi adottabile, anche a fronte delle moltissime presenze di lavoratori e lavoratrici somministrati.

Lavoratori e lavoratrici da molti anni presenti in Alcatel-Lucent Italia che debbono trovare, seppur con le necessarie gradualità, una stabilizzazione del loro posto di lavoro.

Proprio al fine di sostenere queste argomentazioni il Coordinamento Nazionale ha deciso di chiedere anche l’immediata apertura del tavolo di confronto sulla piattaforma integrativa che pone, oltre alla giusta e necessaria rivendicazione salariale, il tema dei lavoratori e lavoratrici precari e di una possibile soluzione nel tempo.

Riteniamo che il tema della riorganizzazione aziendale e di un possibile accordo integrativo abbia una stretta correlazione per le ricadute occupazionali, per la qualità dell’occupazione, per un giusto salario per l’insieme dei lavoratori e delle lavoratrici Alcatel-Lucent in Italia.

Fim, Fim, Uilm, nazionali

Coordinamento nazionale Alcatel

Roma, 12 novembre 2007