Alcatel di Rieti. Esternalizzazioni: si cambia pagina
Il protocollo d’intesa per il mantenimento e la qualificazione della Ricerca e Sviluppo e delle attività produttive del sito di Rieti, siglato al Ministero dello Sviluppo Economico, è stato approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori e dalle lavoratrici dei sito di Rieti.
Grazie alla determinazione e alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, che non si sono
rassegnati ad accettare il solito film della multinazionale che si disfa
delle produzioni e degli stabilimenti disinteressandosi del futuro del
lavoro e dell’occupazione, è stato possibile ottenere un accordo per
Rieti che vincola Alcatel e che costruisce prospettive per il futuro. La Fiom
e - la
costituzione di una società consortile per - la
compagine societaria che rileva lo stabilimento produttivo vede, a fianco
di Ritel ancora per quattro anni, la presenza di Alcatel, importante
presenza di Finmeccanica attraverso Alcatel Alenia Space, la finanziaria
Fidas della Regione Lazio, Sviluppo Italia; - un piano
produttivo che impegna Alcatel e Finmeccanica a garantire la continuità
delle produzioni; - una
verifica strategica presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla
fine del secondo anno sulla effettiva attuazione del piano industriale e
che vincola gli azionisti temporanei (Alcatel, Fidas, Sviluppo Italia) a
uscire dalla compagine solo se tutto procede in modo positivo; - l’inserimento
del sito di Rieti nell’area del distretto tecnologico dell’Aerospazio. Ovviamente il Governo è soggetto attivo e garante
dell’applicazione di tutte le parti del protocollo. E’ un risultato importante perché segna una inversione
di marcia rispetto a quanto è successo finora nel nostro Paese. Con
questo accordo si dà un segnale alle multinazionali e a tutte le aziende
che pensano di andarsene dal nostro paese senza pagare dazio.
Roma, 28 luglio 2006 |