Alcatel di Rieti. Esternalizzazioni: si cambia pagina

 

Il protocollo d’intesa per il mantenimento e la qualificazione della Ricerca e Sviluppo e delle attività produttive del sito di Rieti, siglato al Ministero dello Sviluppo Economico, è stato approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori e dalle lavoratrici dei sito di Rieti.

 

Grazie alla determinazione e alla lotta delle lavoratrici  e dei lavoratori, che non si sono rassegnati ad accettare il solito film della multinazionale che si disfa delle produzioni e degli stabilimenti disinteressandosi del futuro del lavoro e dell’occupazione, è stato possibile ottenere un accordo per Rieti che vincola Alcatel e che costruisce prospettive per il futuro.

La Fiom e la Cgil ritengono tale accordo positivo e innovativo in quanto, sia rispetto agli assetti societari della nuova società, sia rispetto alle attività produttive e alla Ricerca e Sviluppo, vengono coinvolti non solo Alcatel e la società Ritel, ma Finmeccanica, la Regione Lazio e Sviluppo Italia. Infatti il protocollo prevede:

 

- la costituzione di una società consortile per la Ricerca e lo Sviluppo costituita da Alcatel, Finmeccanica e Ritel;

- la compagine societaria che rileva lo stabilimento produttivo vede, a fianco di Ritel ancora per quattro anni, la presenza di Alcatel, importante presenza di Finmeccanica attraverso Alcatel Alenia Space, la finanziaria Fidas della Regione Lazio, Sviluppo Italia;

- un piano produttivo che impegna Alcatel e Finmeccanica a garantire la continuità delle produzioni;

- una verifica strategica presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla fine del secondo anno sulla effettiva attuazione del piano industriale e che vincola gli azionisti temporanei (Alcatel, Fidas, Sviluppo Italia) a uscire dalla compagine solo se tutto procede in modo positivo;

- l’inserimento del sito di Rieti nell’area del distretto tecnologico dell’Aerospazio.

 

Ovviamente il Governo è soggetto attivo e garante dell’applicazione di tutte le parti del protocollo.

E’ un risultato importante perché segna una inversione di marcia rispetto a quanto è successo finora nel nostro Paese. Con questo accordo si dà un segnale alle multinazionali e a tutte le aziende che pensano di andarsene dal nostro paese senza pagare dazio.

La Fiom e la Cgil ringraziano le lavoratrici e i lavoratori che con la loro lotta hanno reso possibile tale intesa e sono impegnate a vigilare e operare quotidianamente affinché il futuro produttivo e occupazionale del sito di Rieti sia garantito e sviluppato.

 

 

Cgil nazionale

Cgil Lazio

Cgil Rieti

Fiom nazionale

Fiom Lazio

Fiom Rieti

 

Roma, 28 luglio 2006