Lettera ai lavoratori Fiat dagli Stati Uniti – solidarietà dei Teamsters

Arriva dagli Stati Uniti una lettera di solidarietà del Sindacato dei Teamsters, in lotta contro il piano di ristrutturazione di Fiat-Chrysler.

A tutti i lavoratori della Fiat

 

A nome degli oltre un milione e 400mila “teamsters” (trasportatori), voglio esprimere solidarietà a tutti i nostri fratelli e sorelle italiane della Fiat/Chrysler. Sappiamo che vi trovate di fronte a dolorose e crudeli sospensioni di massa, chiusura di fabbriche, e ad una minaccia fondamentale per la continuità della vita della produzione del settore automotive in Italia.

Siamo al vostro fianco a Termini Imerese, dove 3000 di voi sono in lotta per conservare il posto di lavoro e mantenere una presenza avanzata del settore manifatturiero in Sicilia.

Vogliamo anche esprimere la nostra solidarietà con gli oltre 300 lavoratori della Alfa Romeo, vicino Milano, che lottano per mantenere aperto il Centro disegni e difendere il legame storico tra la città di Milano e l'Alfa Romeo, anche se la Fiat/Chrysler si prepara a rilanciare il marchio negli Stati Uniti.

Siamo preoccupati come voi dal rifiuto della Fiat di impegnarsi nella crescita della innovazione nei veicoli elettrici in Italia o negli Stati Uniti, sebbene questo fosse uno dei principali criteri per ricevere miliardi di dollari dai contribuenti americani.

La Direzione di Fiat/Chrysler ha il dovere di sedersi a un tavolo ed impegnarsi con tutti gli interessati, trovando una via per procedere che non sia costruita su pratiche predatorie o opportunistiche e strumentali.

Vi abbiamo visto bloccare autostrade, occupare municipi, informare l'opinione pubblica e entrare in sciopero per lottare per il posto di lavoro e il futuro economico del vostro paese. Sappiamo della sofferenza e dell'ansia di coloro tra voi, e sono già troppi, che sono stati mandati a casa, in attesa che venga erogata regolarmente la cassa integrazione. E' anche la nostra sofferenza.

Anche i Teamsters stanno lottando quotidianamente contro l'arroganza della Fiat, dal momento che Fiat/Chrysler negli Stati Uniti trasferisce la consegna delle auto ad un modello di intermediazione basato su bassa qualità e bassa sicurezza, tagliando i salari, l'assistenza sanitaria e la rappresentanza sindacale.

Questo esperimento radicale della Fiat/Chrysler, messo in opera solo per risparmiare pochi dollari, sta provocando la rabbia di gruppi per i diritti dei consumatori e dei potenziali clienti che temono che le loro auto nuove vengano danneggiate durante la fase di consegna.

Vi ringraziamo per la vostra solidarietà alla nostra lotta, mentre resistiamo alle azioni di Fiat/Chrysler contro i Teamsters, qui negli Stati Uniti, e continueremo ad esservi vicini, cari fratelli e sorelle italiane, perché stiamo lottando insieme per un futuro migliore di Fiat/Chrysler e di tutta la sua catena di fornitori.

Cordialmente

James P. Hoffa

Presidente Generale

Dicembre 2009