11 dicembre 2006  - Appello per la giustizia

Solidarietà in tutto il mondo con il sindacato dei minatori e metalmeccanici (SNTMMSRM) in Messico e il loro segretario generale Napoleon Gomez Urrutia.

 

Il governo messicano, distintosi nei mesi di ottobre e novembre per la violenza contro la popolazione di Oaxaca, mentre erano in corso proteste contro il governo della regione per aumenti salariali da parte del sindacato dei maestri, provocando morti e feriti, è anche autore della destituzione forzata dal suo incarico, a cui era stato democraticamente eletto, del Segretario generale del sindacato dei minatori e metalmeccanici Napoleon Gomez Urrutia.

Il “reato” di cui Napoleon è stato accusato è la sua ferma e pubblica protesta contro il Governo messicano e la Società mineraria Grupo Mexico, dopo che una esplosione nella miniera Pasta de Concho, ha provocato 65 morti tra i minatori. “Omicidio industriale” è stato definito questo avvenimento, dato che già precedentemente una commissione inquirente aveva rilevato lacune nelle misure di sicurezza nella miniera. 40 dei 65 minatori non erano dipendenti del Gruppo, ma di agenzie di collocamento ed erano stati, sotto la minaccia di licenziamento, costretti a scendere, pur non volendolo a causa delle condizioni di insicurezza. Le famiglie delle vittime non hanno neanche potuto finora riavere le loro salme. E il risarcimento loro dovuto è stato definito in termini minimi (meno di 6000 dollari).

La azione sindacale di Napoleon Urrutia ha anche messo seriamente in discussione i sindacati corporativi messicani (CT e CTM) praticamente appendici del sistema politico. Non appena rese pubbliche le sue dichiarazioni contro impresa e Governo, dopo l’incidente, il Ministro del Lavoro ha tentato di screditarlo con accuse di corruzione e lo ha immediatamente destituito. In molte miniere sono stati effettuati scioperi di solidarietà e manifestazioni, l’intervento della polizia ha provocato due morti. Nel congresso di maggio Napoleon è stato rieletto Segretario generale.

L’11 dicembre, in occasione della Giornata mondiale per i diritti umani (10 dicembre), a tutte le ambasciate e consolati del mondo giungerà un Appello per la giustizia, lanciato dalla Fism, dopo che una delegazione si è recata la scorsa estate in Messico e ha inoltrato un ricorso alla Organizzazione Internazionale del Lavoro contro le ingerenze governative nella autonomia sindacale (violazione della Convenzione n.87).

 

Ulteriori informazioni su www.imfmetal.org/mexico