All’Ambasciatore d’Australia

Roma

 

Esprimiamo la nostra ferma protesta per la nuova legge sul lavoro presentata dal Governo Federale Australiano al Parlamento il 2 novembre 2005.

Questa legge, che sopprime diritti sindacali fondamentali e compromette pesantemente le condizioni di lavoro in Australia, è un grave attacco alla democrazia e ai diritti dei lavoratori, che della democrazia sono in ciascun paese e nel mondo uno degli attori fondamentali.

Sappiamo, anche sulla base della nostra esperienza di sindacato italiano, quanto sia necessario alla coesione sociale e alla vita civile, il patrimonio di conquiste e di tutele sociali, nei posti di lavoro e per la società nel suo complesso, in ogni paese.

Sono i paesi più ricchi e industrializzati in primo luogo, per le responsabilità che hanno nei confronti dei meno sviluppati e più poveri, a dover affermare e difendere i diritti fondamentali di lavoratori e sindacati. Abbiamo espresso quindi la nostra solidarietà ai sindacati australiani nella loro lotta, che vedrà una giornata di azione generale il giorno 15 novembre, per difendere i lavoratori e le lavoratrici da loro rappresentati. In un’economia interdipendente, anche i diritti e le condizioni di lavoro lo sono. L’attacco ad essi in un grande paese come l’Australia, colpisce anche i lavoratori e sindacati del nostro paese.

Nel chiederLe di trasmettere la nostra protesta al Governo da Lei rappresentato in Italia,  auspichiamo che il Governo Australiano stesso ascolti le richieste dei lavoratori e cittadini del proprio paese.

Cordiali saluti

 

Alessandra Mecozzi

Responsabile dell’Ufficio internazionale Fiom-Cgil

 

Roma, 9 novembre 2005