Venerdi’ 4 giugno - Giornata di mobilitazione nazionale

Mettere fine all'assedio di Gaza, mettere fine all'impunità di Israele, solidarietà con la flotta della libertà


Ufficio internazionale Fiom-Cgil

La FIOM, coerentemente con quanto deciso al comitato Centrale del 31 maggio e con l'ordine del giorno votato dal Congresso nazionale, aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale e alla manifestazione di venerdì 4 giugno a Roma, indetta dalla Rete Romana di Solidarietà con il popolo palestinese.

C'è ancora una nave, la Rachel Corrie (precedentemente in avaria), che sta navigando verso Gaza con i suoi aiuti. Israele ha già dichiarato che la fermerà. Manifestiamo anche in solidarietà con i/le pacifisti/e che sono a bordo e perché possa arrivare!

Il Governo italiano, votando NO alla commissione di inchiesta internazionale indipendente, approvata a maggioranza dal Consiglio per i diritti umani dell'ONU, ha dato ancora una volta prova di dipendenza e opportunismo (solo Stati Uniti e Olanda hanno votato contro), con la singolare motivazione, data al Parlamento italiano, che "...essendo Israele uno Stato democratico, può condurre da solo una inchiesta, che non è quindi necessario che sia internazionale..."!

Dichiarazione e comportamento vergognoso, il peggiore di un'Europa divisa e latitante, quando si tratta di assumere una decisione che, come in questo caso, intende far emergere la verità sulle violazioni della legalità internazionale e dei diritti umani operate da Israele.

Le tante testimonianze di chi era sulla nave, come di chi è appena rientrato, non lasciano dubbi sul carattere violento e criminoso dell'assalto a persone inermi. Tuttavia la corte suprema di Israele ha chiuso la vicenda dichiarando che si è trattato di "autodifesa"! In tanti paesi del mondo ci sono state e ci sono manifestazioni di protesta e indignazione: il movimento di solidarietà intende aumentare la pressione perché il blocco di Gaza finisca. Lo ha chiesto chiaramente il Segretario generale dell'ONU.

Governo italiano e Unione europea contribuiscano a questo obiettivo! Sospendano accordi militari ed economici con il Governo di Israele.

Risultato del voto

A favore (32): Angola, Argentina, Bahrain, Bangladesh, Bolivia, Bosnia Herzegovina, Brazile, Chile, Cina, Cuba, Djibouti, Egitto, Gabon, Ghana, India, Indonesia, Jordania, Kyrgyzstan, Mauritius, Mexico, Nicaragua, Nigeria, Norvegia, Pakistan, Philippine, Qatar, Russia Federation, Saudi Arabia, Senegal, Slovenia, Sud Africa, Uruguay.

Contro (3): Italia, Paesi Bassi, e Stati Uniti d' America.

Astensioni(9): Belgio, Burkina Faso, Francia, Ungheria, Giappone, Repubblica di Korea, Slovakia, Ukraina, e Gran Bretagna


 


 

A fianco della freedom flotilla, scendiamo in piazza contro i crimini israeliani

Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese
 

All’alba del 31 maggio la Marina militare israeliana ha attaccato in acque internazionali le navi della Freedom Flotilla che, con 10.000 tonnellate di aiuti umanitari e circa 700 attivisti internazionali a bordo, si dirigevano verso le coste di Gaza. L’assalto ha provocato una strage tra gli internazionali, decine di feriti e il sequestro degli attivisti; a diverse ore dall’attacco non si hanno ancora notizie sulle loro condizioni, se non che sono ancora rinchiusi nelle prigioni israeliane del deserto del Neghev.

Con l’arrembaggio delle navi della Freedom Flotilla, cariche di civili, armati unicamente della loro solidarietà alla popolazione palestinese di Gaza da tre anni sotto embargo, Israele ha compiuto un vero e proprio atto di pirateria e di palese violazione del diritto internazionale. Come durante l’operazione Piombo Fuso, che a cavallo tra il 2008 e il 2009 ha provocato l’uccisione di oltre 1.400 palestinesi di Gaza e il ferimento di oltre 5.000, lo Stato di Israele continua a ritenersi sollevato da ogni regola del diritto internazionale, fino a compiere atti di terrorismo di Stato come quello che ha violentemente bloccato le imbarcazioni della Freedom Flotilla.

Nel nostro paese, come in tutto il mondo, tante manifestazioni hanno espresso una determinata protesta contro l’arroganza e la violenza militare israeliana e contro l’atteggiamento di una comunità internazionale che continua a rendersi complice garantendo l’impunità ai crimini di un paese ancora una volta immune da atti concreti di condanna delle sue politiche. Continueremo a scendere in piazza e invitiamo alla mobilitazione in tutte le città italiane finché tutti gli attivisti internazionali sequestrati da Israele non saranno liberati.

Venerdi’ 4 giugno giornata di mobilitazione nazionale

Roma ore 17,00 - piazza della Repubblica corteo fino a piazza del Popolo

per chiedere:

- l’immediato rilascio degli attivisti internazionali della freedom flotilla sequestrati nelle carceri israeliane

- l’immediata interruzione degli accordi di cooperazione fra Italia e Israele

- boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l’economia di guerra israeliana
- la fine del blocco di Gaza