La Fiom nazionale aderisce e partecipa alla Fiaccolata indetta dalla Comunità Palestinese di Roma e Lazio

Roma 4 marzo

Fermiamo il massacro a Gaza

Cessate il fuoco

La comunità palestinese di Roma e del Lazio invita tutti/e a partecipare alla manifestazione" fiaccolata", che si terrà martedi 4 marzo alle ore 18.00 a piazza santa Maria di Loreto.

Per una pace giusta in Palestina.

Prime adesioni

RETE EBREI CONTRO L'OCCUPAZIONE, COMITATO CON LA PALESTINA NEL CUORE, ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MEZZA LUNA ROSSA PALESTINESE, ASSOCIAZIONE WAEL ZUAITER, FORUM PALESTINA, LA RINASCITA DELLA SINISTRA, PRC NAZIONALE, PDCI FEDERAZIONE DI ROMA, PDCI NAZIONALE, DONNE IN NERO, FIOM NAZIONALE, GIOVANI COMUNISTI, FIOM ROMA NORD, ASSOCIAZIONE PER LA PACE, ASSOCIAZIONE CULTURALE AKTIVAMENTE, ARCI, ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIA PALESTINA, SERVIZIO CIVILE INTERNAZIONALE, CENTRO INTERNAZIONALE CROCEVIA-CIC,  WILPF ITALIA (LEGA INTERNAZIONALE DI DONNE PER LA PACE E LA LIBERTA), LUISA MORGANTINI - VICE PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, PIATTAFORMA ONG ITALIANE PER IL MEDIORIENTE., PALESTINE YOUTH NETWORK - ITALIA

 

Per la fine dell'assedio di Gaza

Lettera aperta ai candidati alle elezioni politiche del 13-14 aprile 2008

Ci rivolgiamo a voi, candidati nelle prossime elezioni politiche, per invitarvi a mettere all’ordine del giorno dei vostri programmi iniziative urgenti per la fine dell’assedio di Gaza, imposto da Israele, dopo averla dichiarata “entità ostile”. La sua popolazione subisce da mesi una pesante punizione collettiva, in violazione della legalità internazionale e dei diritti umani di tutte e tutti.

Vi chiediamo di esprimervi contro una politica che penalizza duramente una intera popolazione di un milione e mezzo di persone, per le azioni e decisioni di una piccola minoranza.

Vi chiediamo di agire nei confronti della Unione Europea. E’ tra i maggiori donatori a favore della popolazione palestinese, ma non svolge alcun ruolo politico e rimane sorda anche alle due risoluzioni del Parlamento europeo che si esprimono nettamente per la fine dell’assedio, dichiarando fallimentare la politica finora perseguita.

Dopo otto mesi di rigide restrizioni nelle forniture di energia, elettricità, acqua, l’intera popolazione di Gaza è allo stremo. Le persone più deboli, bambini, malati, anziani, sono a rischio di sopravvivenza, dato il deterioramento dei servizi medici. L’industria privata è al collasso. La qualità dell’acqua non fa che peggiorare e ne diminuisce sempre più la quantità. Ogni giorno 40 milioni di litri di acque di scolo vengono pompati nel Mediterraneo, per il deterioramento del sistema fognario.

Ci richiamiamo alle parole del rappresentante delle Nazioni Unite, John Holmes, vicesegretario generale per gli affari umanitari e coordinatore degli aiuti di emergenza, che, dopo una visita di cinque giorni nei territori palestinesi occupati e a Gaza, ha appello all’apertura dei valichi di Gaza, per l’entrata di aiuti umanitari e ripresa dell’import –export di merci. 

Condanniamo i lanci di razzi kassam in Israele, da parte di gruppi armati di Hamas ed altre forze estremiste. I razzi fanno vivere la popolazione di Sderot nella paura e creano un clima sempre più ostile ai palestinesi. Anch’essi sono contrari alla legalità internazionale, come i bombardamenti sulla popolazione civile palestinese e gli assassinii “mirati” dell’esercito israeliano. Ma chiediamo anche a voi di considerare ciò che ci ha detto una pacifista israeliana: “i bambini di Sderot non saranno più sicuri se quelli di Gaza muoiono di fame”!

Vi chiediamo di attivarvi per un “cessate il fuoco” generalizzato e per la fine dell’assedio.

La popolazione di Gaza, imprigionata, affamata e isolata dal resto del mondo, rappresenta nel modo più chiaro e estremo la tragedia palestinese, “questione morale n.1 del mondo”, come dice Nelson Mandela. Gaza è l’emblema di un popolo a cui vengono negati i diritti elementari e i diritti nazionali aumentando la loro disperazione e senso di umiliazione, non rafforzando le forze democratiche, ma quelle estremiste di entrambe le parti. Questo è anche il messaggio lanciato da Palestinesi di tutte le professioni, per una campagna internazionale per la fine dell’assedio di Gaza, sostenuta anche da molte forze israeliane. La fine dell’assedio è condizione necessaria anche per una soluzione negoziata che porti ad una pace giusta e alla fine dell’occupazione.

Vi chiediamo impegno e coerenza per il rispetto del diritto internazionale e della dignità umana, per la pace: li riteniamo obiettivi prioritari per chi si candida a governare l’Italia, e pilastri dell’agire di ogni eletto/a.

Le vostre risposte sono attese con ansia: anche da esse dipenderà una ripresa di fiducia nel valore della rappresentanza e quindi del voto di tante donne e uomini che si riconoscono in quei principi. 

 

per adesioni : acforpeace@gmail.com