IG Metall al Governo tedesco sui negoziati della Organizzazione Mondiale del Commercio relativi alla liberalizzazione del mercato dei prodotti industriali (NAMA). No ad un accordo a tutti i costi che provocherebbe un disastro per l'economia e il lavoro nei paesi del Sud del mondo.

Lettera della IG Metall al ministro dell’economia a proposito dei negoziati dell’Omc - Nama (tariffe prodotti industriali)

 

Caro Ministro,

A seguito dell’ incontro ministeriale del 30 giugno a Ginevra dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, che ha registrato un insuccesso, l’obiettivo è adesso cercare di trovare un compromesso tra gli Stati membri dell’OMC con il contributo del Direttore Generale Pascal Lamy, entro la fine di luglio.

A parte altre questioni fondamentali, l’attenzione continuerà ad essere concentrata sulle modalità dei negoziati NAMA relativi alle tariffe industriali. E’ una questione di grande urgenza e per questo ci rivolgiamo a Lei.

Come gli altri sindacati fratelli, dei paesi in via di sviluppo e le organizzazioni sindacali internazionali, la IG Metall è molto preoccupata per le prevedibili conseguenze negative di una eccessiva liberalizzazione del mercato richiesta ai paesi in via di sviluppo nel corso dei negoziati NAMA.

L’IG Metall ritiene che gli interessi all’esportazione dei paesi industrializzati – specie della industria tedesca con il suo significativo surplus della bilancia commerciale – non giustificano la pressione che viene esercitata attualmente sui paesi in via di sviluppo nel contesto della OMC. Pesanti riduzioni delle tariffe doganali possono causare un danno serio alle industrie locali dei paesi in via di sviluppo, alle loro bilance commerciali e introiti pubblici, che sono elementi essenziali del loro sviluppo, ed hanno un effetto disastroso sui pochi posti di lavoro manifatturieri disponibili nei paesi in via di sviluppo di medio livello.

Studi dell’UNCTAD e della Banca Mondiale hanno stabilito che la maggior parte dei paesi in via di sviluppo hanno dovuto accettare la mancanza nel lungo termine di prosperità e occupazione come risultato di una liberalizzazione del mercato eccessiva. Una partecipazione di successo nel commercio internazionale richiede un adeguato livello di industrializzazione di successo – non il contrario.

Questo è stato anche confermato dagli attuali calcoli della CISL internazionale. Lo studio della CISL  fa esempi di vari scenari NAMA i quali tutti mostrano che la riduzione delle tariffe industriali avrà un impatto negativo sui 13 paesi in via di sviluppo oggetto dello studio (Argentina, Brasile, Colombia, Costarica, India, Indonesia, Messico, Marocco, Peru, Filippine, Sud Africa, Tunisia, Uruguay). I settori maggiormente colpiti in questi paesi sono quelli del tessile e abbigliamento, quello dell’auto e dei mobili, tutti, dal punto di vista organizzativo, coperti in Germania dalla IG Metall. Questi settori sono quelli che hanno una quota più alta di occupazione regolare nei paesi in via di sviluppo. Pesanti riduzioni delle tariffe secondo NAMA porterebbero a consistenti perdite di posti di lavoro nei paesi in via di sviluppo così come ad alti costi di aggiustamento.

Così, per restare competitivi, nonostante i tagli alle tariffe richiesti, i costi del lavoro sarano ulteriormente ridotti e le condizioni di lavoro ancora peggiorate in molti dei paesi colpiti. Ancora una volta risulta ovvio che la progressiva liberalizzazione globale dei mercati secondo l’OMC, che non è vincolata ai fondamentali standards dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), si realizzerà a spese dei lavoratori, particolarmente nei paesi in via di sviluppo.

Ecco perché vogliamo sollecitarla, Signor Ministro, a fare quanto è in suo potere per rendere il Doha round, un effettivo round di sviluppo come è stato esplicitamente annunciato nel paragrafo 16 della Dichiarazione ministeriale di Doha.

In particolare, Le chiediamo cortesemente:

-         di usare la sua influenza affinché sia certo che le proposte relative al NAMA recentemente avanzate da USA, Svizzera, Hong Kong, Canada e Nuova Zelanda e, analogamente, anche dalla Unione Europea, non vengano adottate, dal momento che ci sarebbe solo una differenza di 5 punti tra il coefficiente per i paesi in via di sviluppo e quello per gli industrializzati;

-         contribuire a garantire che sia adottato solo un “pacchetto” NAMA che prenda pienamente in conto il concetto di “meno che piena reciprocità” per i paesi in via di sviluppo. Siamo convinti che le riduzioni tariffarie per i paesi in via di sviluppo debbano essere considerevolmente più basse che per i paesi industrializzati.

-         Contribuire a mantenere la possibilità per un paese in via di sviluppo di una legittima strategia di sviluppo basata sul mercato domestico ed una attiva politica industriale. Il progetto finale NAMA non deve definire quante tariffe devono essere limitate e a quale livello questo debba essere fatto. Per ragioni relative alla di politica di sviluppo e sociale, i paesi in via di sviluppo devono poter rivedere obblighi precedentemente assunti.

Per riassumere, la IG Metall si aspetta che il Governo tedesco smetta di perseguire la conclusione del Doha Round a tutti i costi – perfino a spese dei paesi in via di sviluppo.

Dato che è chiaro da ricerche effettuate l’effetto dannoso delle proposte di formula attuali nei paesi in via di sviluppo e di nuova industrializzazione, richiediamo cortesemente al Governo tedesco di cambiare la propria strategia relativa al NAMA.

La preghiamo di usare la sua influenza per impedire una risoluzione NAMA basata sull’ attuale contenuto del negoziato. L’Organizzazione Mondiale del Commercio ha bisogno di una riforma sostenibile – anche al di là del Doha Round – che prenda in considerazione l’interesse allo sviluppo e alla condizione dei lavoratori  in tutto il mondo. Speriamo che il Governo Federale voglia in futuro aprire un dialogo su questi temi che sono di vitale importanza per il movimento sindacale internazionale.

 

Jurgen Peters                                                                                                 Wolfgang Rhode