Il sindacato metalmeccanico KMWU sciopera contro l’accordo di libero commercio con USA KMWU chiede una contrattazione nazionale Dal
25 al 27 giugno si sono svolti tre giorni di scioperi regionali; il 28 e
29 giugno uno sciopero nazionale contro la firma dell’accordo di
libero scambio con gli Stati Uniti. 110.000 metalmeccanici (su 150.000)
del Korean Metalworkers Union hanno fermato le linee di produzione in
tutto il paese e dato vita a manifestazioni regionali, nel quadro di una
lotta lanciata dalla Confederazione KCTU, che ha partecipato alle
manifestazioni, insieme anche ad altri movimenti sociali: contadini,
studenti, donne, gruppi culturali. Il
Governo ha fatto emettere, in seguito agli scioperi, 27 mandati di
arresto contro altrettanti dirigenti sindacali (tra cui il Presidente,
il vicepresidente e il Segretario generale del KMWU
(per impedimento criminale della attività di lavoro attraverso
lo sciopero) e 67 citazioni in giudizio con la stessa accusa, oltre che
la richiesta di risarcimento dei danni. L’accordo
è stato firmato il 30 giugno, ma non viene accettato né dal sindacato
coreano né dall’UAW, il sindacato dell’auto degli Stati Uniti. Il
KMWU ha dichiarato che la tutela dei diritti del lavoro spetta alla
Organizzazione Internazionale del Lavoro, non alla amministrazione USA.
Inoltre dichiara che il Governo coreano ha trattato in modo non
legittimo, senza alcuna vera consultazione con la società civile, e
pertanto questo accordo commerciale non è ritenuto né legittimo né
valido e l’opposizione ad esso continuerà. Sia il Congresso che il
Senato degli Stati Uniti, nonché l’Assemblea nazionale legislativa
coreana devono ratificarlo perché sia definitivo: la pressione
continuerà perché i rappresentanti parlamentari coreani votino contro
la sua ratifica. L’alleanza
coreana contro l’accordo di libero commercio ha lanciato una campagna
dal 3 luglio perché siano rilasciati gli arrestati e ritirati i mandati
di arresto per tutti i dirigenti sindacali che sono attualmente in stato
di latitanza. Sul
versante contrattuale, il Sindacato metalmeccanico, recente formatosi
come sindacato industriale nazionale, sta cercando di portare ad un
tavolo di trattativa nazionale o almeno di impegnarle a formare una
Associazione degli imprenditori con autorità contrattuale (per avere
una controparte nella contrattazione collettiva del settore
industriale). Ma
dato che le imprese vanno a rilento nel prendere la decisione, ci sarà
probabilmente un altro sciopero. Al
momento è stato deciso di fare il referendum per lo sciopero la
prossima settimana , una manifestazione di protesta il 10 luglio di
fronte alla Federazione coreana degli industriali (che non ha il potere
di contrattare a nome dei suoi affiliati) e prevedere forse un altro
sciopero dei metalmeccanici il 18 luglio.
|