Risoluzione per una giustizia sociale e diritti democratici mondiali per i lavoratori

26-27 settembre 2000 Wolfsburg, Germania

 

Il Consiglio mondiale dell’auto della Fism rifiuta fermamente il modo in cui le Istituzioni finanziarie internazionali (IFI), come il Fondo monetario internazionale, stanno incanalando la globalizzazione.

La deregolamentazione dei mercati di beni, servizi e capitali, insieme a una crescente concentrazione di potere economico, hanno portato al predominio della competizione e a un continuo incremento dei profitti a discapito dei principi di giustizia sociale e responsabilità ambientale. Ciò rischia di rendere impossibile qualsiasi tentativo di indirizzare e controllare lo sviluppo dell’economia e delle condizioni di vita e lavorative. La dittatura dell’economia è diventata una minaccia per la democrazia e per la pace. Per contrastare questa situazione, il Consiglio Mondiale dell’Auto della Fism chiede che siano inserite delle clausole sociali all’interno della struttura delle regole che governano il commercio internazionale. Le regole e le politiche delle IFI devono promuovere lo sviluppo economico sostenibile. I diritti umani e del lavoratore costituiscono una precondizione a questo obiettivo.  

Conseguentemente, il Consiglio mondiale dell’auto della Fism chiede che la riunione a Praga del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale assuma le seguenti misure:

·        Le condizioni per gli aiuti e l’aggiustamento strutturale allegate ai programmi di entrambe le istituzioni devono portare al riconoscimento, per i paesi interessati, della libertà di associazione, di sindacati liberi, di accordi di contrattazione collettiva liberamente negoziati, e dei diritti dei lavoratori in generale.

Le relative Convenzioni dell’Organizzazione internazionale per il lavoro (Ilo) (es.: la proibizione del lavoro minorile o del lavoro da schiavi, così come la discriminazione) costituiscono i parametri minimi da rispettare. Le Ifi devono inserire le Convenzioni dell’Ilo nelle loro regole e nelle loro politiche, con la cooperazione e la consulenza dell’Ilo.

·        I programmi di aggiustamento strutturale devono essere vincolati a condizioni che assicurino il rispetto dei diritti fondamentali all’istruzione e alla casa.

 ·        Noi chiediamo che le Ifi permettano la creazione di misure protettive che abbiano lo scopo di  assicurare lo sviluppo di  mercati  con condizioni leali di commercio.

 ·        I programmi di aggiustamento strutturale delle Ifi non devono permettere di creare o incrementare la povertà, la mancanza di alloggi o la fame.

 ·         Noi chiediamo che le Ifi promuovano solo quei programmi e quelle misure che rispettino  i  principi di sostenibilità e che evitino di danneggiare l’ambiente.