Conclusioni del Consiglio mondiale della Fism per l’auto

26-27 settembre Wolfsburg, Germania

 

La rapidità dei mutamenti continua a contraddistinguere l’industria automobilistica. L’attuale ondata di fusioni, alleanze e rilevamenti è nè più nè meno che la fase più recente di un processo che è iniziato decenni orsono e che costituisce un elemento centrale della globalizzazione economica.

Inizialmente, la globalizzazione si è manifestata nel commercio, ma in un secondo tempo, soprattutto nell’industria automobilistica, sempre più negli investimenti nella capacità di produzione. Ne scaturisce che la concorrenza globale si è inasprita, ciò che si è tradotto in un’ondata di ristrutturazioni aziendali, iniziata nell’America del nord e che poi si è diffusa in Europa occidentale, Est asiatico e persino nelle economie emergenti. Inoltre, l’importanza ideologica attribuita alla produzione di valore per gli azionisti, ha ripercussioni sempre più sensibili sul mondo aziendale.

Tra gli elementi principali della ristrutturazione, citiamo:

-         I mutamenti del processo di produzione

-         L’introduzione delle nuove tecnologie

-         L’approvvigionamento esterno del lavoro precedentemente svolto internamente, cioè la riduzione dell’integrazione verticale dell’azienda.

-         La costituzione di “nuove” aziende a partire da quelle esistenti e cessione ad outsider (per es. Delphi, e Visteon).

Benché le pressioni della globalizzazione e della produzione di valore per gli azionisti sottendano la ristrutturazione aziendale, la globalizzazione conferisce alle aziende uno strumento importante di imporre i loro piani. La minaccia del disinvestimento e della chiusura di stabilimenti, o di ritirare i nuovi investimenti, è brandita in tutto il mondo per esercitare pressioni sui lavoratori ed i loro sindacati affinché accettino mutamenti favorevoli al capitale.

Le conseguenze per i lavoratori ed i loro sindacati continuano ad essere estremamente gravi. Citiamo tra l’altro:

-         Flessioni dell’occupazione su larga scala

-         Adeguamento agli incessanti mutamenti a livello di pratiche occupazionali e di sistemi retributivi

-         Intensificazione del lavoro

-         Indebolimento della capacità dei sindacati di rappresentare i lavoratori.

Per far fronte a tali sfide,  i sindacati devono rispondere a tutti i livelli, dal luogo di lavoro fino al livello globale. Dobbiamo indirizzare le nostre rivendicazioni ai datori di lavoro ed ai governi. Ma quello che conta ancora di più, se vogliamo riuscire a conferire una dimensione sociale alla globalizzazione, è che dobbiamo rinforzare le nostre strutture, soprattutto a livello internazionale.

I datori di lavoro devono assumere le loro responsabilità sociali molto più seriamente che in passato. E’ inammissibile che le aziende esercitino pressioni costanti per ridurre i poteri di regolamentazione e tutela dello stato senza assumere maggiori responsabilità per:

-         Mantenere e creare occupazione.

-         Cooperare a livello di riduzione degli orari di lavoro e di limitazione degli straordinari.

-         Cercare nuove aree di attività produttiva ed offrire prodotti che creino occupazione e che siano auspicabili sul piano tanto sociale che ambientale.

-         Ricompensare equamente i lavoratori colpiti dalle misure di ristrutturazione ed investire nella formazione e nella riqualifica professionale dei lavoratori.

In particolare, i datori di lavoro devono preoccuparsi maggiormente della salvaguardia dei diritti dei loro lavoratori. La Fism ha proposto un modello di codice di condotta per le imprese transnazionali, che chiede

-         L’osservanza delle normative fondamentali del lavoro dell’Oil,

-         Paghe e condizioni di lavoro decenti,

-         L’applicazione di queste due condizioni alle aziende di fornitura.

La Fism proporrà il suo codice di normative fondamentali ai datori di lavoro nell’industria automobilistica, e si augura che coopereranno alla sua attuazione.

I governi devono ribadire il proprio ruolo di controbilancia al potere delle aziende. La globalizzazione economica ha condotto ad un’erosione delle tutele sociali e della capacità dei sindacati di rappresentare adeguatamente gli interessi dei lavoratori , ciò che è deleterio per la salute delle nostre società.

I lavoratori del settore automobilistico hanno bisogno di politiche industriali volte a salvaguardare ed a creare posti di lavoro, nonché di un’assistenza alle aziende ed ai lavoratori colpiti dalla ristrutturazione industriale.

La deregolamentazione dei mercati finanziari ha superato i limiti; sta destabilizzando le fondamenta economiche, e minaccia la situazione economica del pianeta. La creazione di istituzioni chiamate a regolare e stablizzare i flussi finanziari e garantirne una maggiore trasparenza, è un mandato governativo di primaria importanza.

Inoltre, è assolutamente necessaria una riforma delle istituzioni economiche internazionali esistenti  (Banca mondiale,  Fondo monetario Internazionale, Omc, ecc.) conformemente agli orientamenti della risoluzione “Giustizia sociale e diritti economici per i lavoratori in tutto il mondo”, approvata da questo consiglio mondiale.

Infine, è fondamentale che sia posto un termine alla  concorrenza deleteria per l’investimento diretto . Le elargizioni dei governi e l’indebolimento delle normative  sul lavoro ed ambientali per attirare gli investimenti, vuotano le casse dello Stato, negano i diritti dei lavoratori, abbassano i tenori di vita ed aizzano i lavoratori di una regione contro quelli di un’altra.

I sindacati  nell’industria automobilistica devono rafforzare le proprie strutture ed attività per far fronte con successo alle sfide che abbiamo descritto. Le organizzazioni affiliate alla Fism in tutto il mondo stanno già facendo passi in questa direzione, ma, a causa dell’importanza crescente che assume il livello internazionale, anche l’operato della Fism deve essere potenziato. Di conseguenza, i delegati del 10° Consiglio mondiale della Fism esortano la Fism ad intraprendere le azioni seguenti:

1.       La Fism svilupperà strutture e metodologie di lavoro che ci consentano di:

- Trattare rapidamente ed efficacemente i numerosi sviluppi cui siamo costantemente confrontati a causa della globalizzazione economica;

- Lavorare attivamente in seno alle alleanze strategiche emergenti nell’industria automobilistica;

- Sviluppare i meccanismi del coordinamento internazionale tra gli organismi su base industriale quali i consigli mondiali.

Le alleanze emergenti nell’industria automobilistica, che attuano strategie di razionalizzazione a numerose  aziende rimaste più o meno indipendenti, sono la perfetta illustrazione della necessità di un migliore coordinamento.

2.       La comunicazione e la cooperazione efficaci sono i presupposti dell’ulteriore sviluppo degli organismi della Fism esistenti quali i consigli mondiali. Le alleanze strategiche emergenti nell’industria automobilistica costituiscono una sfida di primo piano a questo livello. Di conseguenza, raccomandiamo che:

- La facilitazione della comunicazione e dello scambio di informazioni deve essere prioritaria a livello di operato della Fism nell’industria automobilistica,

- La Fism promuova la creazione di strutture di comunicazione e di scambio di informazioni nonché gruppi di lavoro, per le alleanze emergenti nell’industria automobilistica,  entro la fine del 2002.

3.       La promozione della costruzione sindacale, inclusa l’organizzazione degli impianti di produzione dell’industria automobilistica, è un’altra missione chiave della Fism. La Fism deve sviluppare progetti specifici di costruzione sindacale con l’assistenza delle sue affiliate. L’organizzazione degli impianti di produzione attualmente non organizzati nell’industria automobilistica, deve essere prioritaria.

4.       Promuovere il rispetto delle normative fondamentali del lavoro dell’Oil quali inserite nel modello di codice di condotta della Fism è un’altra missione chiave della Fism.

- La Fism si adopererà con le sue affiliate  in favore dell’attuazione del suo codice modello nelle aziende dell’industria automobilistica.

- La Fism avvierà il monitoraggio dei principali datori di lavoro nell’industria automobilistica in materia di modello di Codice di condotta.

- In caso di gravi violazioni delle normative fondamentali del lavoro, la Fism, in cooperazione con le sue affiliate, lancerà progetti e campagne intese a garantire il rispetto dei diritti del lavoro e sindacali.

5.       Un’altra missione fondamentale della Fism è:

- Sviluppare i meccanismi di coordinamento delle strutture su base aziendale, quali i consigli mondiali, a livello globale.

- Migliorare il funzionamento dei consigli mondiali esistenti attuando le raccomandazioni adottate dal Consiglio esecutivo della Fism a Santiago del Cile, tenendo sempre presenti i problemi specifici posti dalle alleanze strategiche nell’industria automobilistica.  

6.       Assistere la Segreteria della Fism, i Comitati esecutivo e centrale per quanto riguarda l’attuazione del programma di azione nell’industria automobilistica, raccomandiamo la creazione di un gruppo di lavoro per l’industria automobilistica con un’adeguata rappresentanza regionale. I suoi lavori dovrebbero  includere

- Sviluppare un catalogo di informazioni nonché migliori strumenti per lo scambio strutturato di informazioni;

- Osservare e valutare le tendenze economiche;

- Sviluppo di strutture e progetti adeguati della Fism a livello tanto industriale che aziendale;

- Sviluppare strategie per le azioni e le attività sindacali.