Verso una nuova federazione sindacale internazionale nell'industria: metalmeccanici - chimici - tessili

 

da Stronger Together – Bollettino trimestrale delle Federazioni sindacali internazionali metalmeccanici (FISM), chimici, tessili www.imfmetal.org/strongertogether/

Lo schema di una nuova Federazione Sindacale Internazionale (FSI) ha fatto un passo avanti il 25 maggio a Ginevra, dopo le riunioni degli Esecutivi delle rispettive Federazioni, quando in una riunione congiunta la decisione di procedere è stata presa.

La decisione ha l'obiettivo di realizzare una maggior forza con la nuova Federazione che riunirà 55 milioni di lavoratori e lavoratrici assicurando l'unificazione della manodopera del tessile con quella della gomma, della plastica, della produzione di auto, dei minatori insieme ai lavoratori dei settori siderurgico e metalmeccanico, con quelli della chimica e dell'elettronica nell'alta tecnologia, insieme a diversi altri comparti industriali.

E' stato preso l'impegno di stabilire una Federazione Internazionale forte e capace di reagire, di unificare e sindacalizzare lavoratori e lavoratrici anche in tutti gli indotti. La nuova Federazione dovrà concentrarsi su questioni sociali difficili per modificare gli squilibri nella distribuzione delle ricchezze del mondo, ampliare in molti paesi i diritti sindacali, ridurre la tendenza pericolosa anche socialmente alla precarizzazione del lavoro e alla sua informalità, dovrà assicurare una transizione giusta e un lavoro dignitoso nell'industria, rispettando l'ambiente.

Inoltre la nuova FSI dovrà garantire la promozione e la creazione di sindacati democratici, capaci di rispondere alle esigenze del lavoro in tutti i settori industriali. E, attraverso reti sindacali in grado di comunicare e reagire, dovrà rappresentare la tutela dei diritti dei lavoratori e lavoratrici ed essere fattore di giustizia sociale contro multinazionali che nel mondo agiscono senza alcun vincolo.

Il lavoro comune delle tre Federazioni si è già sviluppato in Tailandia, Turchia, Messico, Canada e in diversi altri paesi. Si è sviluppato anche nei forum di discussione congiunti sui cambiamenti climatici, sulla disparità economica e sulla crisi della finanza internazionale.

La riunione di maggio dei tre esecutivi ha tracciato le linee generali delle nuove strutture destinate a guidare il processo di integrazione fino al Congresso di fondazione. Il segretariato avrà sede a Ginevra e la nuova federazione avrà un(a) presidente, tre vicepresidenti, un(a) segretario (a) generale e tre vice segretari(e) generali. Il suo comitato esecutivo dovrà includere almeno un 30% di donne.

Si è riconosciuto che la nuova Federazione dovrà poggiare su una base finanziaria solida e un sistema comune di quote di adesione verrà stabilito nel corso del primo periodo tra i congressi di quattro anni. Le strutture regionali saranno incaricate di applicare le politiche mondiali della Federazione e avranno anche il compito di discutere e decidere su questioni proprie alle diverse regioni. Si è convenuto di proseguire il lavoro relativo al rafforzamento settoriale e alla sindacalizzazione negli indotti, con un maggior coordinamento tra lavoratori/lavoratrici e sindacati rispettivi.

Un gruppo di lavoro congiunto continuerà a lavorare sulla messa a punto degli Statuti. Un altro verrà creato per elaborare un piano di azione comune per la nuova organizzazione. L'approvazione definitiva del processo è prevista a settembre dall'Esecutivo dei tessili, fine novembre dal Congresso dei chimici, e inizio dicembre dal Comitato Centrale della Fiom.

Nelle prossime settimane verrà lanciato un concorso tra gli affiliati per il nome da dare alla nuova federazione. I sindacati nordici hanno proposto di organizzare a Copenhagen il congresso di scioglimento e quello fondativo nei giorni 18-20 giugno 2012.

 

20 giugno 2011