Tavolo
di solidarietà con le popolazioni dell’Iraq
Noi,
organizzazioni non governative, associazioni di solidarietà
internazionale, operatori umanitari, volontari e cooperanti
impegnati nelle aree di crisi e nei paesi in via di sviluppo, di
fronte alla nuova guerra che si è abbattuta sulla popolazione
irachena già colpita da 12 anni di embargo e da una perdurante
dittatura, aggiungendosi ai tanti scenari di conflitto
esistenti, abbiamo deciso di costituire un tavolo di
coordinamento che ci veda impegnati ad operare per un comune
progetto di pace, per la promozione dei diritti umani e dei
processi democratici e contro ogni dittatura.
Facendo
nostri i principi che hanno ispirato tutta quella larga parte
dell’opinione pubblica che in tanti paesi è contraria alla
guerra e che è ancora inascoltata dai governi e dai parlamenti,
su invito della associazione “Un ponte per …”, attiva da
anni in Iraq con progetti di solidarietà, abbiamo dato vita ad
un “Tavolo di
solidarietà con le popolazioni dell’Iraq” che
raggruppi e
mobiliti associazioni, ONG, organismi, Enti locali, che
intendono operare per aiuti di emergenza e con interventi
umanitari.
Il
“Tavolo di solidarietà con le popolazioni dell’Iraq”
sarà lo strumento per coordinare e concertare azioni comuni
contro la guerra e le azioni umanitarie a
favore di tutte le popolazioni colpite dal conflitto, in uno
spirito di collaborazione e per ottimizzare l’efficacia degli
interventi.
Nel
proporci il compito di portare soccorso alle popolazioni
irachene decidiamo di impegnarci:
·
ad identificare in totale autonomia le azioni di aiuto
che realmente sosterranno le popolazioni colpite;
·
a denunciare iniziative di aiuto umanitario che il
Governo italiano e altri governi o istituzioni, dovessero
mettere in atto a copertura della propria partecipazione alla
guerra;
·
a non utilizzare fondi del Governo italiano frutto di
iniziative politiche o mediatiche, o appositamente stanziati per
interventi umanitari a copertura della partecipazione alla
guerra o a sostegno delle operazioni militari;
·
a non collaborare con le forze militari.
Facciamo
appello alla società italiana e al popolo della pace affinché
aderisca alla campagna di sostegno delle popolazioni dell’Iraq
che hanno diritto al nostro aiuto.
Appello
dei garanti
Il
volto della guerra al quale siamo tristemente abituati è quello
delle vittime, dei profughi che fuggono, dei bambini e delle
donne indifese, della popolazione che improvvisamente si ritrova
senza un tetto, senza cibo, senza protezione.
E’
il volto dell’ingiustizia e della sofferenza.
E’
ciò che in tanti anni di interventi militari e di embargo,
hanno conosciuto le popolazioni irachene: 5 milioni di persone
vivono oggi nell’insicurezza alimentare e il 25% dei bambini
è denutrito. E’ questa la situazione dell’Iraq.
Una
nuova guerra renderà la condizione della popolazione
drammatica.
La
guerra colpisce sempre loro, le popolazioni innocenti, che come
in ogni guerra pagano il prezzo della follia delle armi e della
sopraffazione.
E’
per questo che diciamo “no” alla guerra, comunque e sempre.
E’
per questo che insieme ci mobilitiamo per la pace e per la
solidarietà.
Lanciamo
un invito: sosteniamo le organizzazioni umanitarie che
riconoscendosi nella manifestazione pacifista del 15 febbraio e
nel Forum Sociale Europeo e autonomamente dal governo italiano
si mobilitano a sostegno delle popolazioni irachene. Un aiuto ad
organizzazioni impegnate a ricostruire scuole ed ospedali, a
nutrire e curare i bambini ammalati, a potabilizzare le acque
inquinate, per inviare cibo alla popolazione denutrita, a
soccorrere i profughi.
Sosteniamo
il “tavolo di solidarietà con le popolazioni irachene” che
le raccoglie e le coordina e invitiamo i cittadini italiani ad
aiutare le organizzazioni e i loro interventi nel territorio
iracheno.
Ogni
persona salvata, ogni aiuto mandato, ogni scuola ricostruita,
ogni ospedale funzionante è la speranza di un domani migliore,
di una dignità finalmente rispettata, di un futuro che abbia
altre radici: quelle dei diritti umani, della pace, della vita.
Pietro
Ingrao
- Don Luigi Ciotti
- Margherita Hack
- Pier
Carniti
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