Il 6 dicembre 2003 le forze di occupazione americane hanno attaccato la sede dell’Iftu a Bagdad, arrestando 8 dirigenti e quadri. La Fiom-Cgil ha inviato un messaggio di solidarietà alla Federazione irachena dei sindacati, che pubblichiamo di seguito insieme alla lettera dell’Esecutivo iracheno con la quale ci informavano dell’accaduto, e una messaggio di protesta alla Cpa (Coalition provisional authority).

 

Dichiarazione della Federazione irachena dei sindacati sull’attacco delle forze di occupazione alla loro sede

 

Ai lavoratori e alla classe lavoratrice dell’Iraq

Alla pubblica opinione irachena, araba, internazionale

Ai sostenitori della libertà, della democrazia e dei diritti umani nel mondo

 

Le forze di occupazione americane, usando circa dieci veicoli armati e decine di soldati, hanno attaccato la sede temporanea dell’ Iftu (nella sede centrale del sindacato trasporti e telecomunicazioni, nel distretto di Karkh, Alawi al Hilla) a Bagdad alle 10,30 di sabato 6 dicembre 2003 e arrestato 8 dei suoi dirigenti e quadri, che sono stati ammanettati e portati via per destinazione sconosciuta.

Gli aggressori hanno saccheggiato e distrutto le proprietà del sindacato, strappando striscioni e manifesti con la condanna di atti di terrore, imbrattando il nome dell’Iftu e quello del sindacato dei lavoratori dei trasporti (sulla facciata principale dell’edificio) con pittura nera e fracassando i vetri delle finestre, senza dare alcuna ragione o spiegazione.

La Federazione irachena dei sindacati, una delle organizzazioni più importanti della società civile, che include nelle sue fila lavoratori iracheni, impegnati nella costruzione del nuovo Iraq, il futuro democratico Iraq, condanna con forza questo ingiustificato atto di terrore da parte delle forze occupanti che ha preso di mira dirigenti e quadri sindacali ben noti per la loro lotta contro l’odiata dittatura.

Mentre chiediamo l’immediato rilascio dei nostri colleghi detenuti, e condanniamo ogni tentativo di lanciare nuovi attacchi a sedi sindacali, o ulteriori arresti di dirigenti sindacali, sottolineiamo che la classe lavoratrice non perdonerà questo attacco che costituisce una palese violazione della democrazia e dei diritti umani.

Perciò facciamo appello a tutte le forze di buona volontà del nostro popolo, così come ai sindacati arabi e del mondo intero, affinché prendano una posizione decisa contro questo atto, e chiedano l’immediato rilascio dei prigionieri, e l’indennizzo per i danni inflitti ai nostri colleghi e alla sede dell’Iftu come risultato di questa aggressione.

 

L’ Esecutivo della Federazione irachena dei sindacati

 

6 dicembre 2003

 


 

Messaggio di solidarietà della Fiom-Cgil alla Federazione irachena dei sindacati

 

Cari amici e compagni,

a nome della Fiom-Cgil (la Federazione dei metalmeccanici italiani affiliata alla Fem e alla Fism) voglio esprimere la nostra solidarietà all’Iftu e a tutti i suoi iscritti.

Abbiamo ricevuto  la dichiarazione dell’Esecutivo e condanniamo severamente l’attacco e le violazioni perpetrate il 6 dicembre scorso ai danni dei lavoratori e dei diritti sindacali, da parte delle forze d’occupazione.

Invieremo un messaggio di protesta alla Cpa, chiedendo il rilascio immediato degli otto arrestati.

Lo scorso luglio, insieme ad altri rappresentanti della Cgil abbiamo visitato la vostra sede a Bagdad e abbiamo incontrato l’Esecutivo con una delegazione di varie associazioni italiane.

Cortesemente, aggiornateci sui futuri sviluppi della situazione e diteci come possiamo aiutarvi .

Auguriamo a voi dell’Iftu e a tutti i lavoratori iracheni un futuro migliore, senza guerra, senza occupazione e senza oppressione.

 

Alessandra Mecozzi, Ufficio internazionale Fiom-Cgil