Comitato Fermiamo la guerra Crimini di guerra a Rafah La
paura dei palestinesi che la loro situazione sarebbe stata messa in secondo
piano con la guerra contro l'Iraq, sta purtroppo rivelandosi giusta. Non
possiamo accettare questo, tanto più che è evidente il legame tra quanto
avviene in Iraq e quanto avviene in Palestina: due occupazioni si svolgono in
parallelo con un massimo di violenza e brutalità, alimentandosi reciprocamente
in una violenza senza fine. Facciamo appello alla mobilitazione, in tutte le
forme possibili, della società civile e di tutto il movimento per la pace, a
partire da sit in di denuncia da realizzarsi cominciando dalla giornata
di venerdì. Prepariamo
una grande partecipazione alla mobilitazione nazionale del 4 giugno contro la
visita a Roma del presidente degli Stati Uniti, che dica con forza
"basta" ai crimini di guerra perpetrati dall'esercito e dal governo
israeliani, sostenuti dall'amministrazione degli Stati Uniti che ha dato il suo
appoggio al piano del governo, che chieda una forza di interposizione
internazionale per la protezione della popolazione civile, che reclami la fine
del Muro dell'annessione, che chieda la ripresa di trattative per un processo di
pace, che chieda all'Unione europea il ripudio dei crimini di guerra e
l'assunzione di misure concrete, a cominciare dalla sospensione dell'accordo di
associazione Israele-Unione europea, la cui applicazione è vincolata al
rispetto dei diritti umani. Basta
con l'occupazione dei territori palestinesi No
al Muro dell'annessione Basta
guerre Pace
giusta in Medio oriente 19 maggio 2004 |