FIAT, MODELLO MARCHIONNE - ITALIA-MESSICO:

NESSUN DIRITTO PER IL LAVORO E L'AMBIENTE

 

 

La delegazione italiana di RIGAS (Rete italiana per la giustizia ambientale e sociale - a cui partecipa anche la FIOM), che si trova a Cancun, Messico, per le iniziative di movimenti e sindacati in occasione della COP16 (Nazioni Unite sul "clima"), ha manifestato ieri anche davanti alla sede della Filiale Fiat. Come è noto la Fiat, dopo l'alleanza con Chrysler, ha deciso di investire in Messico per la produzione della "500", in stabilimento Chrysler.

 

 

 

In un comunicato stampa la delegazione ha informato di quanto la Fiat sta facendo in Italia in termini di violazione di diritti nei diversi stabilimenti a cominciare dalla vicenda di Pomigliano e dei licenziamenti a Melfi e del tentativo di imporre anche a Torino, Mirafiori lo stesso modello di Pomigliano. Ha inoltre detto che:

"La Fiat, a differenza di molti altri produttori, non sviluppa la ricerca per modelli che abbiano un minor impatto ambientale e che, ad esempio, sostituiscano i motori a combustione interna con quelli elettrici e a idrogeno; una ricerca che sostenga un altro modello di mobilita' che sprechi meno risorse ambientali e che riduca le emissioni; una ricerca che sviluppi inoltre modelli organizzativi e processi produttivi finalizzati alla minimizzazione degli impatti ambientali e sociali, ad esempio inserendo nei suoi processi decisionali valori guida quali la responsabilità sociale ed ambientale.

Per questo vogliamo denunciare, in Italia, in Messico e nel mondo, queste politiche della Fiat che colpiscono le condizioni e i diritti dei lavoratori e contemporaneamente danneggiando l'ambiente.

La lotta dei lavoratori e dei cittadini per la giustizia sociale ambientale va sviluppata in ogni paese e a livello globale."

 

 

 

 

9 dicembre 2010