FORUM SOCIALE EUROPEO

Atene 4 – 7 maggio 2006

 

Valutazione generale sul Forum Sociale Europeo

di Sabina Petrucci, Ufficio Europa Fiom nazionale

 

Sono arrivata a Glyfada il 4 dopo pranzo e dunque ho perso l’apertura del forum in particolare il senso soggettivo di avvio di un’esperienza. Nel pomeriggio ho partecipato a due seminari mentre il giorno 5 ho tenuto un seminario organizzato insieme alla IGMetall sulle delocalizzazioni. Nel tempo rimastomi ho partecipato ad altri seminari.

La valutazione generale sul Forum è abbastanza difficile poiché ho partecipato in precedenza solo al Forum Europeo tenutosi a Firenze (il primo Europeo credo) e il paragone onestamente non c’è.

Non ho visto una partecipazione enorme di giovani anche se ce ne erano.

 Molti seminari mi sono sembrati più di interesse parziale che generale (compreso il mio).

Anche il luogo seppure funzionale e bello era un luogo troppo distaccato sia da Glyfada che da Atene e dunque senza un coinvolgimento perlomeno fisico con la città e la gente.

L’organizzazione di alcuni seminari mi è sembrata un po’ liturgica. Nel mio seminario eravamo otto relatori (da Italia, Gracia, Polonia, Germania) ma in quello sulla precarizzazione dove è intervenuto Gianni Rinaldini e che ha visto tantissimi partecipanti erano addirittura 12!

Nonostante queste valutazioni, credo che questo appuntamento abbia ancora un gran significato politico per tutte quelle forze che vogliono misurarsi per il cambiamento.

Sono convinta che sarebbe utile una discussione collettiva sia sul senso della nostra partecipazione sia su quanto la crisi generale che coinvolge la politica e dunque tutte le organizzazioni si rispecchi anche nella qualità del Social Forum. Sarebbe utile anche per sollecitare suggerimenti sulle modifiche che magari si pensano necessarie.

Positivissima la partecipazione di tante persone dall’Europa dell’est. Credo che abbia permesso uno scambio di conoscenze che va oltre la superficialità e alcuni luoghi comuni. Nel mio seminario ad essere onesta ho trovato l’intervento del compagno polacco il più interessante sia nel contenuto dell’analisi che nell’approccio con i partecipanti.

Sulla manifestazione non posso dire nulla essendo purtroppo ripartita il giorno di sabato. Posso solo riferire valutazioni di semplici cittadini (amici) greci che mi hanno scritto entusiasti sia della partecipazione che sembra essere stata tra le più elevate mai avuta in Atene (i giornali greci hanno parlato di 70-100.000 persone) sia della visibilità politica della stessa. Questo vuol dire che, a differenza di quanto succede in Italia, gli scontri non hanno avuto alcun effetto sul valore della partecipazione.

 

Roma, 11 maggio 2006