8 novembre
2002 – ore 14/17 – Palazzo degli affari, sala 30 Donne e sindacalismo: per una
rete di sindacaliste europee
Promotori: Intersyndic.
femmes (Francia), Fsu (Francia), Cgt Grecia, Fiom Il seminario, coordinato da Nelly Martin (Intersyndic. femmes), si è aperto con l’illustrazione, da parte di Rachel Sylvera di uno studio condotto in Francia dal tema “la donna e la sua rappresentanza”. Questa ricerca, condotta su un campione di sei nazioni europee (Danimarca, Olanda, Belgio, Francia, Italia, Austria), ha rilevato, tra le altre cose, che in nessuno dei paesi c’è una giusta parità di sesso tra i dirigenti sindacali. Questo nonostante soprattutto nei paesi nordici siano state portate avanti politiche in tal senso. Generalmente si suppone, come viene fuori dalla ricerca, che le donne rappresentano soltanto le donne. Intervenendo al seminario, Rosa Rinaldi (Fiom) ha auspicato che le esperienze delle donne sindacaliste escano dai confini delle loro nazioni e diventino esperienze utili per tutte le altre donne. Parlando poi dell’esperienza nel nostro paese delle “quote”, introdotte per far diventare più democratica la Cgil ma che ormai non ci sono più, ha illustrato la norma statutaria della Cgil che impedisce a ognuno dei due sessi di essere rappresentato con una percentuale al di sotto del 40 e al di sopra del 60%. Secondo Rinaldi “la crisi è la crisi di autonomia delle donne dentro al sindacato”. “Il conflitto tra le donne – continua la sindacalista – ci ha messo a tacere. Per questo è necessario mettere all’ordine del giorno una rete di donne sindacaliste, è necessario un confronto tra tutte le nostre esperienze.” “E’ necessario ricominciare a conquistare terreno, perché – aggiunge Rinaldi – le nostre conquiste sono ferme a venti anni fa.” Infine in riferimento al presente: “le donne di Termini Imerese hanno manifestato parlando al plurale: cosa sarà di me e della mia famiglia”. |