Riccardo Nencini, segretario nazionale Fiom

Il Forum sociale di Firenze ha aperto una finestra importante su tanti fattori di comunanza sociale in Europa, dalle tendenze neoliberiste di smantellamento della protezione sociale ai tentativi di precarizzazione interni al mercato del lavoro, rendendo l'Europa da questo punto di vista molto simile nell'affermazione di una scelta neoliberista. Al tempo stesso però la finestra fa vedere anche l'esistenza di un'Europa sociale che sa opporsi, costruire proposte, rilanciare strategie. Molto importante da questo punto di vista io ho trovato la partecipazione della Confederazione europea dei sindacati ai lavori del Forum. Altrettanto importante la presenza diretta di tanti sindacati europei, a partire dal più rappresentativo in assoluto, i tedeschi della Ig Metall.

Il Forum sociale di Firenze è stata però anche l'occasione di un grande incontro, una festa della gioventù d'Europa che ha reso evidente come critica sociale e socialità siano due fattori che s'incontrano. Ha deluso le aspettative dei tanti presagi funerei di Zeffirelli, della Fallaci, di tutto il centrodestra, in particolare dei blocchi sociali retrivi che in quella città albergano: i commercianti di Confcommercio. Credo che sia di per sé un evento importantissimo che ha rilanciato la stessa città di Firenze in una dimensione europea non banale e assolutamente moderna. Fatto che tra l'altro da fiorentino mi sento di condividere e di sostenere.