Elaborazione e presentazione dei risultati dell’inchiesta sulle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori e delle lavoratrici metalmeccaniche
l’inchiesta di massa sulle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori e delle lavoratrici metalmeccaniche promossa dalla Fiom nazionale si è chiusa con ben 96.607 questionari raccolti in tutta Italia. Un numero tanto elevato di questionari rappresenta un risultato importante che rende questa inchiesta quasi unica nel suo genere, in particolare se si considera che sono state coinvolte nell’inchiesta più di 4.000 imprese metalmeccaniche, su tutto il territorio nazionale. Nell’intero settore, ben 5 lavoratori/trici ogni 100 hanno risposto al questionario, anche di più se si considera soltanto l’universo dell’industria manifatturiera.
Un risultato enorme, soprattutto se si considera che ben il 44,3% di chi ha risposto non è iscritto ad alcun sindacato.
Vista l’enorme quantità di dati, già da qualche tempo, il gruppo di lavoro incaricato ha iniziato a elaborare i risultati, che verranno presentati al Comitato Centrale e alla stampa il 29 febbraio a Torino, presso la sala ATC in corso Dante, 14.
L’iniziativa, di cui vi verranno date informazioni più dettagliate in seguito, prevede le comunicazioni del gruppo di lavoro (Francesco Garibaldo, Gino Rubini, Antonella Stirati, Giovanni Mottura, Davide Dazzi) e alcuni interventi di studiosi esterni, tra i quali quello di Luciano Gallino. I lavori saranno introdotti da Giorgio Cremaschi e conclusi da Gianni Rinaldini. In quella sede, verrà distribuita una dettagliata sintesi dei risultati, che anticipa la pubblicazione di un rapporto di ricerca più analitico.
Il rapporto di ricerca definitivo sarà, invece, presentato e distribuito in aprile alla Conferenza di organizzazione della Fiom, sede nella quale i risultati dell’inchiesta diventeranno materiale di analisi e di riflessione, anche dal punto di vista della struttura e delle scelte organizzative.
A partire da quel momento, sarà poi disponibile la banca dati con i questionari, per successive e più specifiche analisi, da concordare e verificare con l’organizzazione nazionale e con il coordinamento dell’inchiesta.
In particolare, laddove sarà richiesto, i dati potranno essere letti e analizzati a livello regionale e territoriale, per tipologie di lavoratori e lavoratrici (per esempio, donne, migranti, precari, etc.), per settori e, nei casi più significativi e in cui è stato raccolto un numero maggiore di questionari, per azienda o gruppo.
Per informazioni su questo punto, vi ricordiamo che potete contattare la compagna Eliana Como (347 5104300 – 06 85262318 – inchiesta@fiom.cgil.it).
Segue in allegato una brevissima anticipazione sulla composizione del campione raggiunto, sia rispetto alla struttura delle imprese coinvolte sia rispetto alla tipologia dei soggetti intervistati. In entrambi i casi, si segnala, che, dal confronto con i dati ufficiali dell’Istat, le proporzioni del campione sono molto coerenti - e per certi aspetti straordinariamente simili - a quelle reali. Questo dato, insieme al consistente numero di questionari compilati da lavoratori e lavoratrici non iscritti al sindacato, conferma la buona riuscita della distribuzione dei questionari e l’attendibilità dei risultati raggiunti.
Roma, 4 febbraio 2008