Fiom Cgil Treviso Segreteria
provinciale COMUNICATO STAMPA Dopo
il dietro front dell’azienda, quattro cortei di settecento macchine
bloccheranno la Pontebbana e si ritroveranno sul ponte della Muda a
Cordignano per una manifestazione. Caso
Zoppas: i dipendenti bloccano la Pontebbana Omiciulo:
“Non possiamo piegare la testa alle strategie aziendali della Zoppas,
che ha cancellato la strada percorsa finora con azioni irresponsabili e
scorrette. Il blocco della statale è solo l’inizio.”
“Il
caso Zoppas è il simbolo del decadimento del sistema produttivo del
nord est. Le mediazioni passate non hanno avuto i frutti sperati, ora
procederemo con iniziative significative di lotta. Mercoledì
bloccheremo la Pontebbana, una delle più importanti arterie di questo mitico
nord est” Dopo
il braccio di ferro con l’azienda e la rottura della trattativa della
scorsa settimana, Candido Omiciulo della Fiom CGIL annuncia una
mobilitazione prevista per mercoledì mattina. Gli addetti dei quattro
stabilimenti del gruppo Zoppas, Sev, Irca, Rica e Coris, partiranno
dalle sedi di Miane, San Vendemmiano, Vittorio Veneto e San Vito al
Tagliamento e, in quattro cortei, percorreranno a passo d’uomo la
Pontebbana e si ritroveranno tutti insieme a Cordignano nel ponte della
Muda, per una manifestazione. “E’
prevista un’adesione pressoché totale- spiega Candido Omiciulo- che
bloccherà il transito della Pontebbana per un’intera mattina. Gli
addetti delle quattro aziende infatti partiranno scaglionati per poi
ritrovarsi contemporaneamente nell’ultimo tratto di Pontebbana e si
fermeranno verso le 10.30 a Cordignano, sul ponte della Muda, un nodo
strategico per il passaggio del traffico pesante.” Nel
dettaglio, i dipendenti della SEV partiranno da Miane alle 9.00, quelli
dell’Irca di San Vendemmiano alle 10.00, gli addetti della Rica alle
9.30 da Vittorio Veneto, la Coris di San Vito al Tagliamento alle 8.30.
“Settecento
macchine percorreranno a passo d’uomo la statale creando un notevole
disagio, ma è questa l’unica strategia valida per creare un’onda
d’urto contro la proposta
di riorganizzazione aziendale che prevede il taglio di 620 esuberi. La
delegazione del gruppo Zoppas ci ha chiuso la porta in faccia, ora noi
la riapriremo con la lotta e mobilitazioni sempre più pesanti. Oggi
siamo stati ricevuti dalla provincia di Pordenone e giovedì dalla
Regione Friuli, in passato abbiamo cercato il dialogo
con i comuni della marca, la provincia di Treviso e la Regione
Veneto. La collaborazione espressa almeno sulla carta non ha ottenuto
degli effetti, dal momento che questa sinergia non è sufficiente,
adotteremo misure sempre più pesanti.” “Non
accettiamo il dietro front dell’azienda- conclude Omiciulo- tanto meno
possiamo tollerare il colpo di spugna a danno di 620 addetti. Questo è
il vero volto del Nord Est: ora non bastano proposte e tavoli di
discussione, servono soluzioni tempestive in linea con la piattaforma
sindacale e soprattutto in sinergia con imprenditori, sindacati ed enti
locali. Non possiamo piegare la testa alle strategie aziendali della
Zoppas, che ha cancellato la strada percorsa finora con azioni
irresponsabile e scorrette. Il blocco della Pontebbana è solo
l’inizio.” Treviso 19 luglio 2004 |