Electrolux: no alla chiusura degli stabilimenti in Italia.

Serve una nuova strategia per il gruppo

 

Il 28 febbraio 2008 a Pordenone si è svolto un incontro di Osservatorio sui programmi produttivi e le strategie del Gruppo Electrolux in Italia e in Europa.

Il 5 marzo 2008 a Firenze si è svolto il secondo incontro sul settore della produzione di frigoriferi in Italia a seguito della decisione del Gruppo di aprire su queste produzioni una specifica investigazione.

Un nuovo incontro di trattativa è stato fissato per il 20 marzo 2008 a Treviso, anche al fine di esaminare possibili e diverse alternative all’ipotesi fin qui avanzata dall’azienda.

Martedì 11 marzo 2008 a Mestre è convocata una riunione unitaria di Fim, Fiom, Uilm e del Coordinamento delle Rsu del gruppo Electrolux per valutare lo stato del confronto con la multinazionale e assumere le conseguenti decisioni anche in termini di mobilitazioni.

Nel corso degli incontri fin qui realizzati, la direzione del gruppo Electrolux, pur ribadendo l’importanza del ruolo degli stabilimenti italiani (in cui si produce oltre il 40% degli elettrodomestici che il gruppo vende in Europa), ha riconfermato la volontà di procedere ad una riorganizzazione della sua presenza in Italia e in particolare di non considerare possibile la permanenza in Italia di due stabilimenti che producono frigoriferi, con la conseguente ipotesi di chiudere Scandicci e ridimensionare pesantemente Susegana.

Fim, Fiom, Uilm e il coordinamento delle Rsu hanno:

- ribadito la contrarietà ad ogni ipotesi di chiusura di qualsiasi stabilimento in Italia;

- indicato la necessità che il gruppo Electrolux persegua una diversa strategia, in quanto la logica fin qui perseguita di mera riduzione dei costi a breve termine, si sta dimostrando né in grado di difendere le quote di mercato né tanto meno di reggere una competizione sempre più giocata sulla capacità di innovazione continua dei prodotti, dei processi produttivi ed organizzativi.

- indicato la necessità di aprire una discussione sulle scelte organizzative, al fine di mettere al centro la capacità di migliorare la qualità dei prodotti, dei servizi e delle condizioni di lavoro;

- richiesto all’azienda di modificare l’ipotesi avanzata sulla riorganizzazione della produzione di frigoriferi, rendendosi disponibile a ricercare soluzioni industriali e produttive capaci di mantenere attivi e aperti tutti gli stabilimenti italiani in un’ottica di rafforzamento del ruolo progettuale e produttivo dell’Italia nel Gruppo. 

Su tali basi abbiamo richiesto al Ministro dello Sviluppo Economico di convocare con urgenza un apposito tavolo di confronto, affinché le strategie e i programmi del gruppo Electrolux siano orientati ad un reale e concreto rafforzamento degli stabilimenti italiani e sia scongiurata ogni ipotesi di chiusura.

 Nei prossimi giorni in tutti gli stabilimenti saranno convocate apposite assemblee al fine di discutere e decidere insieme le iniziative più opportune da mettere in campo per far cambiare gli orientamenti fin qui espressi dall’Azienda difendendo così l’occupazione e la permanenza di tutti gli attuali siti produttivi.

  

 

fim, fiom, uilm nazionali

il coordinamento del gruppo electrolux

Roma, 7 marzo 2008