Comunicato sindacale Assemblea Rsu gruppo Electrolux

L’assemblea delle delegate e dei delegati delle aziende del gruppo Electrolux in Italia, riuniti congiuntamente con  Fim, Fiom, Uilm a Bologna il 22 aprile 2005 a seguito delle intenzioni annunciate dalla multinazionale  di procedere alla razionalizzazione delle attività  di produzione del freddo e del giardinaggio in Europa, considera tali scelte non condivisibili perché privilegiano una logica esclusivamente finanziaria e non accettabili perché prevedono chiusura di siti produttivi, tagli occupazionali, delocalizzazioni produttive in  un’ottica di asta competitiva tra stabilimenti e tra lavoratori.

C’è bisogno al contrario di un’azione di vero rilancio industriale che sappia valorizzare le competenze professionali dei vari stabilimenti e dei vari territori, investendo sull’innovazione dei prodotti, avendo a riferimento anche gli orientamenti assunti dalla Fem.

Tutto questo è reso ancora più grave dal progressivo deterioramento del sistema di relazioni industriali e sindacali nel Gruppo Electrolux.

Gli accordi sindacali sottoscritti nel tempo prevedono un complesso sistema di ruoli responsabilità  sedi e tempi per il confronto preventivo, ma, a tutt’oggi, nessun confronto è stato attivato su orientamenti o decisioni delle quali le organizzazioni sindacali apprendono tramite comunicazioni telefoniche o, peggio ancora, attraverso articoli di stampa.

Del resto non è un caso se in Italia il Gruppo Electrolux ha, nei fatti, interrotto le trattative per il rinnovo dell’accordo integrativo di gruppo, scaduto da oltre 15 mesi, nell’ambito del quale la nostra piattaforma rivendicativa richiede al primo punto, di confrontarsi sugli impegni industriali necessari per consolidare gli stabilimenti italiani anche attraverso le politiche contrattuali, la formazione e l’organizzazione del lavoro.

Così facendo Electrolux sta impedendo alle lavoratrici e ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali di affrontare la situazione ed i problemi in un quadro di relazioni ed indirizzi strategici condivisi.

Le intenzioni fino ad ora  annunciate dal cda del gruppo nello specifico mettono a rischio in Italia l’esistenza dello stabilimento produttivo di Parabiago (Milano) in cui si producono rasaerba e sono occupati oltre 150 lavoratori e prevedono il trasferimento di parte della produzione attualmente fatta nello stabilimento di Scandicci (Firenze) con conseguenti possibili riduzioni dei livelli occupazionali (attualmente 650 lavoratori).

Queste scelte rischiano di avere effetti gravi per la produzione e l’occupazione anche nelle attività indotte e di componentistica presenti sul nostro territorio.

L’Assemblea delle Rsu del gruppo Electrolux in Italia e Fim, Fiom, Uilm sono contrarie alla chiusura di qualsiasi sito produttivo e alla pratica dei licenziamenti.

E’ necessario al contrario avviare da subito un tavolo di confronto e trattativa sulle scelte di politica industriale del Gruppo e realizzare il rinnovo del contratto integrativo di gruppo per acquisire impegni certi sul terreno degli investimenti, dell’innovazione dei prodotti, dei modelli organizzativi, del consolidamento degli stabilimenti e dell’occupazione nel quadro di un rinnovato e qualificato sistema di relazioni.

Per queste ragioni l’assemblea delle delegate e dei delegati delle Rsu del Gruppo Electrolux in Italia e Fim, Fiom, Uilm decidono di:

- richiedere l’attivazione immediata di un tavolo di confronto e trattativa sulle scelte di politica industriale e produttive del Gruppo Electrolux realizzando contemporaneamente il rinnovo dell’ accordo integrativo capace di coniugare il miglioramento delle condizioni di lavoro con la salvaguardia dell’occupazione;

- realizzare un articolato e diffuso programma di assemblee per coinvolgere nella discussione tutti i dipendenti del Gruppo Electrolux;

- proclamare otto ore di sciopero per realizzare nella giornata di giovedì 12 maggio 2005 una manifestazione nazionale di tutti i dipendenti del Gruppo Electrolux a Pordenone, dove ha sede la Direzione Italiana della multinazionale;

- realizzare un confronto con i vari livelli istituzionali per sensibilizzare ed informare della situazione determinatasi e dei rischi che si prospettano nonché per illustrare le nostre valutazioni e proposte;

- sollecitare la convocazione straordinaria del Cae;

- chiedere alla Fem la convocazione del Coordinamento europeo dei sindacati coinvolti nel Gruppo Electrolux per sostenere congiuntamente un’azione che contrasti la chiusura dei siti produttivi e la pratica dei licenziamenti rivendicando una nuova politica industriale di investimento del Gruppo in Italia e in Europa.

Rsu gruppo Electrolux

Fim, Fiom, Uilm Treviso, Pordenone, Forlì, Firenze, Brianza

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Bologna, 22 aprile 2005