Comunicato Fiom

Riaperta la trattativa

Mercoledì 11 ottobre a Roma, si è svolto l’incontro fra segreterie nazionali e la direzione di gruppo Electrolux Zanussi; incontro che doveva essere chiarificatore delle effettive volontà dell’azienda di riaprire la trattativa per il rinnovo dell’integrativo, dopo che la Fiom-Cgil non aveva firmato l’intesa precedente e dopo la bocciatura della stessa nel referendum da parte dei lavoratori del gruppo.

Le dichiarazioni successive alla vittoria del NO, da parte aziendale, furono improntate in un primo momento alla chiusura e all’irrigidimento sulla possibilità di riprendere il negoziato in quanto il rifiuto dell’intesa comportava per l’azienda l’azzeramento della trattativa e la ripresentazione di una nuova piattaforma con il possibile slittamento del rinnovo dell’integrativo dopo il rinnovo del contratto nazionale.

Condizioni per noi inaccettabili che l’incontro di ieri ha tuttavia superato visto che è emersa una esplicita e positiva volontà della direzione di gruppo di riavviare il negoziato senza riproporre queste pregiudiziali.

L’azienda infatti ha preso atto del voto dei lavoratori e della conseguente necessità di riaprire il negoziato sui punti che sono stati la ragione principale del dissenso.

In particolare sulla questione del lavoro a chiamata, l’azienda, pur mantenendo le sue valutazioni, ha rinunciato a considerare questo punto come pregiudiziale per fare un accordo.

Infine è emersa una disponibilità generica a discutere anche sulle altre questioni (struttura dei premi, salari di inserimento ecc.) ma ribadendo i vincoli di costo complessivi già emersi nella trattativa precedente e che pongono limiti su alcuni punti delle rivendicazioni contenute nella piattaforma.

La Fiom-Cgil ha ribadito la necessità di puntare alla realizzazione di un'intesa da sottoporre ai lavoratori del gruppo prima dell’avvio del rinnovo della parte salariale del contratto nazionale che scade il 31 dicembre di quest’anno.

Ha ribadito inoltre, la indisponibilità a discutere dell’istituzione del lavoro a chiamata, la necessità di erogare parte dei premi di risultato anche ai lavoratori neoassunti, e di rivedere l’articolazione e il meccanismo dei premi, evitando ulteriori aumenti dei carichi di lavoro.

Fim, Fiom e Uilm hanno inoltre proposto all’azienda di puntare a concludere la trattativa entro un mese riservandosi di concordare nei prossimi giorni una data dopo una verifica unitaria sui punti in discussione nel negoziato che coinvolga i segretari generali delle tre organizzazioni.

Per quanto ci riguarda, pur giudicando positiva la volontà chiaramente dichiarata nell’incontro da parte aziendale di riaprire la trattativa senza pregiudiziali, sarà il prosieguo del confronto di merito e le risposte alle rivendicazioni che abbiamo posto che permetterà o meno un avanzamento della trattativa fino a un'ipotesi di accordo che dovrà essere comunque sottoposta al giudizio dei lavoratori.

Roma, 12 ottobre 2000