Referendum nazionale sull'ipotesi di accordo


- Zanussi: l'accordo passa con oltre il 70% di SI: Il commento di Andrea Castagna sui risultati del referendum. Roma, 1 dicembre 2000

- Risultati.

- Rispettare il voto dei lavoratori. Comunicato di Andrea Castagna coordinatore  nazionale Fiom del gruppo Electrolux - Zanussi.

- Comunicato stampa di Andrea Castagna coordinatore nazionale Fiom del gruppo Electrolux - Zanussi.

- Risultati del referendum sull'ipotesi di accordo- 2000.
 
- Regolamento per l'effettuazione del referendum.
        - Scheda di voto  (scarica la scheda in formato Word)
        - Verbale della commissione elettorale aziendale 
                                    (scarica in formato Word)
        - Verbale della commissione elettorale regionale (territoriale) 
                                    (scarica in formato Word)
 
- Volantino Rsu Zanussi: sempre meglio votare 
                                    (scarica in formato Word)

- Referendum Zanussi: perché votare NO.


ZANUSSI: L’ACCORDO PASSA CON OLTRE IL 70% DI SÌ

Il commento di Andrea Castagna sui risultati del referendum

Sono stati diffusi ieri i risultati del referendum indetto fra i dipendenti della Zanussi sull’ipotesi di accordo per il contratto di gruppo. Le votazioni hanno interessato circa 11.600 lavoratori sul totale di 13.757 dipendenti. Ha votato il 70,27%; i sì sono stati 6.056, pari al 74,05% del totale, i no 1.855, pari al 22,68%.

Si chiude così una vicenda che aveva assunto toni drammatici, dopo la firma separata di una prima ipotesi di accordo da parte di Cisl e Uil e la successiva bocciatura dei lavoratori nel referendum dello scorso luglio.

Sui risultati del referendum, così si è espresso Andrea Castagna, coordinatore nazionale Fiom del gruppo:

“Il voto del 29 e 30 novembre rappresenta un’indiscutibile espressione di consenso all’ipotesi sottoscritta, che modifica radicalmente su alcune parti non solo i contenuti ma anche l’impostazione dell’accordo precedente da noi non sottoscritto (alludo al lavoro a chiamata, ai meccanismi di determinazione dei premi, alle disparità di trattamento per i neo assunti).

In secondo luogo questo risultato esprime apprezzamento nei confronti della dimostrazione di coerenza di chi, in particolare la Fiom, si è sempre mantenuto fedele alla piattaforma a suo tempo presentata, pur in una situazione complicata di rapporti all’interno del sindacato e fra sindacato e azienda”.

Roma, 1 dicembre 2000

Risultati

Regione Stabilimento Prov. Addetti Coinvolti Votanti % votanti/ Coinvolti SI % No % B/N
  
Friuli V.G. Aviano PN 159 130 88 67,69 84 97,67 2 2,33 2
Friuli V.G. Comina PN 865 675 459 68,00 388 85,84 64 14,16 7
Friuli V.G. Maniago PN 732 659 475 72,08 381 81,06 89 18,94 5
Friuli V.G. Porcia PN 2.710 2.423 1.528 63,06 1.173 80,51 284 19,49 71
Friuli V.G. Vallenoncello PN 581 498 391 78,51 317 83,86 61 16,14 13
Friuli V.G. Villotta PN 389 273 244 89,38 205 85,42 35 14,58 4
Friuli V.G. Pordenone Centro dir. PN 155 150 67 44,67 62 93,94 4 6,06 1
Friuli V.G. Disip PN 93 90 29 32,22 29 100,00 0 0,00 0
Veneto Conegliano TV 379 185 165 89,19 154 95,06 8 4,94 3
Veneto Oderzo TV 603 481 334 69,44 296 91,08 29 8,92 9
Veneto Pederobba TV 155 146 117 80,14 111 99,11 1 0,89 5
Veneto Susegana TV 2.272 1.864 1.046 56,12 822 79,73 209 20,27 15
Veneto Mel BI 1.212 1.002 823 82,14 567 72,79 212 27,21 44
Veneto Rovigo RO 353 327 231 70,64 52 24,07 164 75,93 15
Emilia R. Forli FO 1.171 1.100 835 75,91 681 82,95 140 17,05 14
Emilia R. Parma PR 19 19 16 84,21 14 100,00 0 0,00 2
Lombardia Solaro MI 1.095 933 781 83,71 242 32,79 496 67,21 43
Lombardia Suzzara (Oderzo) MN 56 45 44 97,78 44 100,00 0 0,00 0
Toscana Scandicci FI 758 641 505 78,78 434 88,57 56 11,43 15
  TOTALE   13.757 11.641 8.178 70,25 6.056 76,56 1.854 23,44 268

 


Rispettare il voto dei lavoratori

L’ altissima partecipazione al voto dei lavoratori, la nettezza con cui essi hanno respinto un accordo voluto contro le loro aspettative 
e i loro diritti, sta provocando reazioni scomposte da parte dell’azienda, all’insegna del ricatto verso i lavoratori e dell’invettiva polemica fino all’ ingiuria contro la Fiom Cgil.
La Fim e la Uilm, se prendono atto della sconfitta, sembrano più inclini a sentimenti di ostilità e volontà di rivalsa piuttosto che trarre le doverose conseguenze, nei termini di ripresa della discussione con i lavoratori e dei rapporti unitari con la Fiom, per una iniziativa sindacale che riapra la trattativa per l’integrativo con l’azienda, sulla base del rispetto integrale di quanto i lavoratori hanno respinto con il loro voto, e a partire dalle rivendicazioni della piattaforma.
Pazientemente, aspettando che ognuno ritrovi la tranquillità d’animo e la lucidità necessaria per affrontare positivamente la nuova situazione, che il voto dei lavoratori ci consegna, riteniamo importante fare chiarezza su cosa succede nelle buste paga, dopo la bocciatura dell’accordo. 
 
Ciò sulla base di quanto previsto dagli accordi vigenti e precedenti all’ ipotesi di integrativo bocciata; pertanto:
 
- nella paga riferita a luglio i lavoratori percepiranno i conguagli relativi ai premi riferiti al 1999 (Prel, Qualis e Partex);
- con la retribuzione di dicembre, come previsto dall’accordo del 14 dicembre '99, che ha prorogato il vecchio integrativo, i lavoratori percepiranno i conguagli relativi ai premi maturati nei primi sei mesi del 2000 (Prel, Qualis e Partex);
- per quanto riguarda invece il secondo semestre di quest’ anno l’accordo integrativo del 1995 (art. 34) riconfermato sempre dall’accordo proroga del 14 dicembre '99, prevede la permanenza in vigore dei vecchi premi (Prel, Qualis e Partex) fino alla sostituzione con un nuovo accordo.
 
Dunque l’azienda, per rispettare gli accordi, deve concordare con il sindacato gli obiettivi dei premi per il 2° semestre 2000, pari a £.1.800.000. Ciò come avevamo già detto nelle assemblee, equivale a dire che il nuovo premio che era previsto nell’accordo abrogato era più o meno equivalente a quanto i lavoratori già avevano prima.
 
Pertanto le 880.000 lire che l’azienda adesso, dopo che i lavoratori hanno bocciato l’accordo, anticipa in busta paga per poi riprendersele con la paga di agosto, altro non sono che sempre gli stessi soldi che girano, e hanno più che altro, il cattivo gusto di una presa in giro della dignità dei lavoratori.
 
L’azienda comunque ha sottoposto alla Commissione nazionale di garanzia, prevista per il 27 luglio, una richiesta d'interpretazione sulla proroga degli accordi.
 
Per quanto ci riguarda, dubbi su questo punto non ce ne sono, ed è pertanto necessario che al più presto l’azienda confermi la certezza del salario, il rispetto degli accordi, e concordi con le Rsu in stabilimento gli obiettivi a cui collegare i premi, fermo restando le relative erogazioni e gli anticipi, così come previste dall’accordo del 1995.
 
E’ evidente pertanto che per la Fiom, ma augurandoci che ciò valga anche per Fim e Uilm, le condizioni per affrontare positivamente i problemi aperti negli stabilimenti e ristabilire un corretto dialogo fra le parti, riguardano:
 
- il rispetto degli accordi, delle regole e la conferma dei premi già esistenti;
- la riapertura dopo le ferie della trattativa per il rinnovo del contratto aziendale che, per quanto ci riguarda, non può che svilupparsi nel rispetto integrale di quanto i lavoratori hanno respinto con il loro voto, a partire dalla piattaforma già presentata e dai punti già condivisi unitariamente nella trattativa.
 
La Fiom Cgil riunirà comunque il proprio coordinamento nazionale delle Rsu del gruppo prima delle ferie per discutere insieme come proseguire la vertenza e far ripartire la discussione con i lavoratori.

Infine, la Fiom Cgil, insieme ai delegati che hanno portato avanti con coraggio le sue ragioni, ringraziano calorosamente tutti i lavoratori del gruppo impiegati ed operai, giovani e anziani, per la forza, la civiltà ed il coraggio che il loro voto ha dimostrato, per la fiducia e le aspettative che ci consegna e che dobbiamo e vogliamo, portare avanti.

                                                                                      Andrea Castagna
                                                                                     Coord. nazionale Fiom Electrolux/Zanussi
  Roma, 24 luglio 2000

 
Risultati del referendum sull'ipotesi di accordo-2000.
 
Stabilimento

Prov.

Addetti 

Coinvolti  Votanti 
% votanti/
Coinvolti
SI %  No %

B/N 

Aviano PN 159 137 95 69,34 12 12,77 82 87,23 1
Comina PN 865 735 495 67,35 51 10,45 437 89,55 7
Maniago PN 732 623 508 81,54 337 67,94 159 32,06 12
Porcia PN 2.710 2.445 2.084 85,24 525 26,24 1.476 73,76 83
Vallenoncello PN 581 520 520 100,00 186 36,54 323 63,46 11
Villotta PN 389 345 328 95,07 69 21,36 254 78,64 5
Pordenone Centro dir. PN 155 126 123 97,62 54 44,63 67 55,37 2
Disip PN 93 87 51 58,62 8 16,00 42 84,00 1
Conegliano TV 379 335 158 47,16 126 80,77 30 19,23 2
Oderzo TV 603 507 455 89,74 331 74,38 114 25,62 10
Pederobba TV 155 152 143 94,08 89 62,68 53 37,32 1
Susegana TV 2.272 1.982 1.670 84,26 526 31,92 1.122 68,08 22
Mel BI 1.212 1.077 953 88,49 124 13,42 800 86,58 29
Rovigo RO 353 305 274 89,84 73 27,76 190 72,24 11
Forli FO 1.171 1.008 927 91,96 296 32,24 622 67,76 9
Parma PR 19 18 17 94,44 3 18,75 13 81,25 1
Solaro MI 1.095 945 908 96,08 182 20,59 702 79,41 24
Suzzara (Oderzo) MN 56 55 55 100,00 54 100,00 0 0,00 1
Scandicci FI 758 672 648 96,43 302 48,17 325 51,83 21
TOTALE 13.757 12.074 10.412 86,23 3.348 32,96 6.811 67,04 253

 


Comunicato stampa

Nei giorni 18 e 19 luglio 2000, si è svolta la consultazione dei lavoratori del gruppo Zanussi sull'ipotesi di accordo integrativo, siglata da Fim e Uilm ma non dalla Fiom.
 
Il risultato del referendum è stato il seguente:
 
dei 12.074 aventi diritto
si sono espressi 10.412
Voti favorevoli 3.348
Voti contrari 6.811
 
Innanzitutto va sottolineato come si sia trattato di una grande prova di democrazia. Per la prima volta, si teneva un referendum su un Accordo integrativo di gruppo, e si deve registrare una partecipazione massiccia di lavoratori già alle assemblee, pari al voto. Ha votato, infatti, l' 86,23%.
 
Per quanto riguarda l'esito della consultazione, esso conferma la giustezza delle ragioni contrarie all'accordo sostenute con forza e coerenza pur tra mille difficoltà dalla Fiom.
 
I lavoratori hanno respinto, prima ancora dei singoli punti:
un'idea di lavoro illegittima totalmente piegata a ulteriore flessibilità;
un'idea di produttività che punta esclusivamente sull'innalzamento dei ritmi e dei carichi di lavoro;
un'idea di contrattazione aziendale che indebolisce il Contratto nazionale.
I lavoratori che si sono espressi hanno capito per sé, per i giovani e per i futuri lavoratori come questo accordo rappresenti un concreto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro e non delle sole ragioni dell'azienda.
 
La Fiom ritiene che ora vi siano le condizioni di chiarezza, e si augura anche le condizioni unitarie con gli altri sindacati perché si riapra seriamente un negoziato rispettoso dell'impostazione della piattaforma e della democratica e responsabile espressione dei lavoratori.
 
La segreteria Fiom ringrazia i lavoratori e le rappresentanze sindacali che hanno sostenuto con il lavoro, la militanza e il voto, le posizioni espresse dalla sua delegazione, contrarie all'ipotesi di accordo e sottolinea come si sia trattato di una grande prova di democrazia che conferma la validità di uno strumento come il referendum.
 
Andrea Castagna
Coord. naz.le gruppo Electrolux-Zanussi

 

Mestre, 20 luglio 2000

REGOLAMENTO  PER L'EFFETTUAZIONE DEL REFERENDUM NAZIONALE SULL’IPOTESI DI ACCORDO – 2000 DEL GRUPPO ZANUSSI
 
1)   Convocazione del referendum
       Il referendum è indetto dal Coordinamento Nazionale FIM-CISL, FIOM-CGIL UILM-UIL del Gruppo Zanussi, per sottoporre al voto segreto dei lavoratori, a seguito del voto di approvazione delle RSU, l’ipotesi di accordo del Gruppo Zanussi. Il referendum sarà effettuato nei giorni  18-19 luglio 2000.
 
2)   Gestione del referendum
      Viene istituita una Commissione Nazionale elettorale composta da 3 membri delle tre Organizzazioni, che ha il compito di presiedere allo svolgimento del referendum, certificarne il regolare svolgimento e di proclamarne i risultati.
      La Commissione svolgerà i suoi lavori presso la sede nazionale.
      A livello regionale viene istituita una Commissione Elettorale unitaria con il compito di raccolta dei dati territoriali, della loro certificazione e della trasmissione del dato consuntivo regionale alla Commissione Elettorale Nazionale. Inoltre compila l'apposito verbale che consegna alla Commissione Nazionale.
      A livello aziendale viene istituita una Commissione Elettorale Unitaria con il compito di presiedere alle operazioni di voto, garantendone il regolare svolgimento, sia rispetto ai lavoratori che agli altri livelli delle organizzazioni.
      Tale Commissione ha il compito di compilare l'apposito verbale che consegnerà alla Commissione Elettorale Territoriale e di trasmettere tempestivamente alla stessa, per via breve, il dato consuntivo aziendale.
      Nella commissione devono essere rappresentate le due posizioni (SI-NO)  con almeno  un  rappresentante per parte.
3)  Operazioni di voto
      Il referendum sarà effettuato nei giorni 18 e 19 luglio 2000.  Le Commissioni elettorali si insedieranno a partire dalle   ore 06.00 del giorno 18 luglio 2000, allo scopo di predisporre tutto il necessario per il regolare svolgimento delle votazioni.
      I seggi dovranno essere aperti a partire dalle  ore 07.00 del 18 luglio 2000 e dovranno essere chiusi su tutto il territorio nazionale alle ore 18.00 del giorno 19 luglio 2000.
      Le votazioni si svolgeranno su schede stampate a cura delle Segreterie Regionali in copia conforme all'originale predisposto dalla struttura nazionale e allegato al presente regolamento. Le Segreterie Comprensoriali provvederanno alla distribuzione delle schede, in quantitativi pari al numero degli aventi diritto di ogni azienda. Le schede che verranno utilizzate vanno autenticate preventivamente dalla firma sul retro di almeno tre membri della Commissione Elettorale Aziendale.
      Durante le eventuali sospensioni delle operazioni di voto le urne dovranno essere sigillate e custodite a cura e responsabilità della Commissione Elettorale interessata.
 
4)  Validità del referendum           
      Il referendum è valido se partecipano al voto, su base nazionale, il 50% + 1 degli aventi diritto.
      Hanno diritto al voto i lavoratori presenti, nei giorni di effettuazione delle operazioni di voto, nelle fabbriche o zone interessate al Referendum.
      Le Commissioni Elettorali di fabbrica e di territorio verificheranno, per i rispettivi livelli, l'affluenza alle urne degli aventi diritto  alle ore 18 del giorno 19 luglio 2000.
      I risultati di tali verifiche dovranno pervenire immediatamente, attraverso le strutture Regionali, alla Commissione Elettorale Nazionale, che sarà così in grado di proclamare la validità o meno del Referendum stesso.
 
5) Operazioni di spoglio
      L'apertura delle urne e lo spoglio delle schede, in forma pubblica, avverrà dopo la proclamazione, da parte della Commissione Elettorale Nazionale, della validità del Referendum e comunque non prima delle ore 18.00 del 19 luglio 2000.
      I risultati dello spoglio saranno registrati nell'apposito verbale, allegato al presente Regolamento, e trasmessi immediatamente alla Commissione Elettorale del rispettivo livello superiore.
      A spoglio ultimato le schede vanno sigillate e consegnate alla Commissione Elettorale Regionale, la quale provvede alla loro conservazione sino alle ore 13.00 del 29 luglio 2000. Dopo tale termine, la stessa Commissione provvederà alla loro distruzione.
 
6) Validità del voto
      Il voto può essere espresso apponendo un segno su una delle due opzioni previste oppure non apponendo alcun segno.
      Qualsiasi altra espressione di voto rende nulla la scheda.
 
7) Proclamazione dei risultati
      L'esito del referendum è determinato dalla prevalenza numerica, su base nazionale, di una delle due opzioni previste sull'altra.
      I risultati saranno proclamati dalla Commissione Elettorale Nazionale.
  
8) Contestazioni e ricorsi
      Il termine ultimo per la presentazione di eventuali contestazioni e ricorsi è fissato per le ore 18.00 del 22 luglio 2000.
      Gli eventuali ricorsi vanno presentati per iscritto alla Commissione Elettorale Nazionale, unica istanza competente in materia, tramite la Commissione Regionale.
      La Commissione Elettorale Nazionale si pronuncerà nel merito delle contestazioni e dei ricorsi entro le ore 13.00 del 26 luglio 2000.
 
9) Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, valgono le norme Regolamento Nazionale della FIM-FIOM-UILM del  gennaio 1988.
 
10) Il presente regolamento si intende in attuazione di quanto previsto all'art.15 dell'"Accordo unitario di regolamentazione sulla costituzione ed il funzionamento delle RSU e la democrazia nei luoghi di lavoro" stipulato tra FIM - FIOM - UILM Nazionali il 14-12-1993.

SEMPRE MEGLIO VOTARE

MARTEDI' E MERCOLEDI' SI VOTA L’ACCORDO ZANUSSI

NON MANCARE

SE VOTI SI

 

SE VOTI NO

L’ACCORDO PRESENTATO NELLE ASSEMBLEE E FIRMATO DA UNA PARTE DEL SINDACATO VIENE APPLICATO A TUTTI I LAVORATORI.

 

 ART. 12 - PRODUTTIVITA'

SE VOTI SI  approvi, con il tuo voto, un aumento dei ritmi di lavoro di un ulteriore 15% nei prossimi 3 anni, e dai il tuo consenso all’aumento delle saturazioni. L’obiettivo scritto nell’accordo è: aumento “dei pezzi testa” (per dipendente) da fare. La percentuale d’aumento è scritta nell’accordo ed è stata fissata d’ufficio senza valutazioni preventive sul posto di lavoro. Atto che si traduce anche in una diminuzione di operai e tecnici, a parità di frigo prodotti. 

Si tagliano 150 posti di lavoro ogni 1000.

ART. 10 - REPERIBILITA'

SE VOTI SI approvi, con il tuo voto, la reperibilità 24 ore al giorno, (se comandati) per operai specializzati e tecnici (manutentori, conduttori, softweristi ecc…); il preavviso è di 72 ore. Se chiamati bisogna presentarsi entro 30 minuti al lavoro. Non ci si può rifiutare. C’è una indennità di 3000 lire ora per i giorni feriali  e di 4500 per i festivi.

ART. 4 - LAVORO A CHIAMATA

SE VOTI SI approvi, con il tuo voto, il lavoro a chiamata e introduci una nuova forma di precarietà. I lavoratori assunti con questo contratto avranno un lavoro a tempo indeterminato e lavoreranno nei giorni decisi dall'azienda a sua discrezione. La precarietà e l’arbitrio nella chiamata pongono questo rapporto di lavoro ad alto rischio di discriminazione e a perenne incertezza economica e prestativa del lavoratore.

SE VOTI SI

ART. 5 - SALARI D’INGRESSO

(ora chiamati contratti di addestramento)

SE VOTI SI approvi, con il tuo voto, l’istituzione definitiva dei contratti con “salario d’ingresso”, anche senza le ragioni per i quali sono stati istituiti in via eccezionale nel 1997 (presunta crisi aziendale). Ci sono alcune limitate modifiche rispetto la versione precedente, che partiranno per i futuri assunti dal 2001. Per i “salari d’ingresso” assunti fino fine  2000 il contratto non cambia.

ART. 13 - BODEN  (flessibilità)

SE VOTI SI approvi, con il tuo voto, l’istituzione di un premio riferito alla flessibilità e ai risultati “in termini di completa e tempestiva esecuzione dei volumi produttivi programmati in relazione all’andamento della domanda commerciale”.  Gli obbiettivi del premio sono: completezza dei volumi; tempestività d’esecuzione, qualità, riduzione costo del lavoro. Sotto il raggiungimento dell’85% dell’obbiettivo il premio non e dato, si perde tutto.

ART. 7 - BANCA ORE

SE VOTI SI approvi, con il tuo voto, la modifica al contratto nazionale metalmeccanici su chi decide le percentuali che un lavoratore può destinare in banca ore . Sempre volontarie.

L’ACCORDO SALTA. SI RIAPRE LA TRATTATIVA CON L’IMPRESA, PER TROVARE UN NUOVO ACCORDO. FINO A NUOVO ACCORDO CONTINUANO A VALERE LE REGOLE E I PREMI ESISTENTI. 

  ART. 12 - PRODUTTIVITA'

SE VOTI NO  chiederemo che nella valutazione del recupero di produttività rientrino anche la quota prodotta dagli investimenti e innovazioni. Gli eventuali recuperi di produttività legati alle prestazioni dovranno essere preventivamente verificati con gli operai e le RSU a livello di stabilimento e non decisi a livello centrale nell'accordo di gruppo.

 

 

 

ART. 10  - REPERIBILITA'

SE VOTI NO: proporremo di attuare una  presenza in casi eccezionali e limitati concordati a livello di fabbrica, su base volontaria incentivata, con indennità adeguate da contrattare (le quantità e le modalità previste in questo accordo sono le stesse proposte nel 1995 e rifiutate dal sindacato perché ritenute allora insoddisfacenti).

 ART.  4 - LAVORO A CHIAMATA

SE VOTI NO si toglie questo punto dall'accordo.

È illegale, come sostiene anche il Ministero del Lavoro.

 

 

 

 

 

 

SE VOTI   NO

ART. 5 - SALARI D’INGRESSO

 

SE VOTI NO disapprovi i salari d’ingresso e favorisci la riapertura della discussione anche su questo punto. Puntiamo a fissare una data per il superamento integrale di questo istituto. Le modifiche devono riguardare anche quelli che attualmente lo stanno subendo. L’accordo del 1997 che li istituiva è in scadenza.

 

 

ART. 13 - BODEN (flessibilità)

 

 

SE VOTI NO permetti la ridiscussione degli obiettivi e della architettura del premio. Un punto dell'accordo da riscrivere

 

 

 

 

 

 

 

ART. 7 - BANCA ORE

 

 

SE VOTI NO vale il contratto metalmeccanici, oltre le 32 ore di straordinario tutte le ore possono andare in banca ore. Sempre volontario.

PER ALTRI PUNTI NON CITATI MA PRESENTI NELL’ACCORDO C’È UNA SOSTANZIALE CONDIVISIONE, TRANNE IL PROTOCOLLO AGGIUNTIVO SU MEL (BL) CHE VA CASSATO.

DECIDI TU  VAI A VOTARE
VOTA  NO

Delegati R.S.U.  FIM FIOM UILM per il NO

degli stabilimenti di

Firenze;Villotta, Valenoncello, Aviano Porcia, Maniago, Comina (PN);

Solaro (MI); Mel (BL); Rovigo; Susegana (TV)

14 Luglio 2000

 

Referendum Zanussi: perché votare NO  
 
Siamo contro un accordo che dà all'azienda il dominio sulle persone per i rapporti di lavoro che introduce, per le condizioni di lavoro cui subordina il salario, per l'indifferenza che dimostra alle norme di legge e del Ccnl con la volontà di ignorare garanzie e rompere solidarietà.
 
La piattaforma votata dalle Rsu e dalle lavoratrici e lavoratori si poneva gli obiettivi di consolidare rapporti di lavoro precari, superare le differenze salariali per i giovani a parità di prestazione, collegare i premi agli investimenti e alla contrattazione di stabilimento per dare valore al lavoro.
 
L'accordo che chiediamo di respingere risponde invece a un'idea aziendale del contratto.
 
I risultati sono questi:
 
-        il lavoro a chiamata, che in cambio di tre mesi di occupazione mette la lavoratrice e il lavoratore a disposizione dell'azienda per il resto dell'anno, producendo discriminazioni e un'insopportabile condizione di incertezza sulla gestione dei propri tempi e sul salario. Fuori da qualsiasi norma di legge e dal contratto nazionale, i diritti di chi lavora sono nelle mani dell' impresa;
 
-        le differenze salariali per i nuovi assunti vengono sancite una volta per tutte, a fronte di modifiche marginali al salario d'inserimento;
 
-        il salario è collegato a maggiore produttività senza investimenti - con una ulteriore intensificazione del lavoro del 15% - e alle risposte tempestive alle flessibilità del mercato. Questo vuol dire che i premi ci sono solo se si intensificano ancora i ritmi e se c'è piena disponibilità sugli orari, in un' azienda in cui la saturazione è già a livelli altissimi;
 
-        la manipolazione della Banca delle ore cui viene tolta la caratteristica sancita nel Ccnl di diritto individuale alla gestione di quote di tempo.
Respingere l'accordo con il referendum significa creare le condizioni per la riapertura della trattativa. Diamo forza al punto di vista delle lavoratrici e dei lavoratori:
 
-        per allargare diritti e tutele;
-        per combattere disparità insopportabili;
-        per mettere al centro la prestazione del lavoro nella contrattazione ;
-        per una partecipazione non subordinata, che la Zanussi vuole invece svilire negando con un protocollo aggiuntivo il diritto al dissenso delle Rsu di stabilimento.
 
Le ragioni del NO sono importanti:
riguardano  
il presente per difendere e migliorare le condizioni di lavoro,
il futuro, contro il dominio dell'impresa sul salario, sul tempo di vita e di lavoro.
 
Per questo chiediamo una grande partecipazione al voto
e un NO forte, per dare un netto segnale all'azienda di "partecipazione" delle lavoratrici e dei lavoratori
alle scelte che li riguardano.