Siltal. Comunicato sindacale
 

Il 31 luglio 2008, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, Siltal Spa si era impegnata ad erogare ai lavoratori gli stipendi arretrati e la cassa integrazione già autorizzata dal ministero del Lavoro per il 50 % entro il 10 agosto e per il rimanente entro il 10 settembre c. a.

Nonostante la sede ufficiale e con spregio degli impegni assunti, nessuna delle due date è stata rispettata.

I lavoratori della Siltal attendono ancora le retribuzioni arretrate da giugno compreso.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto l’immediata riconvocazione del tavolo ministeriale per chiedere il rispetto degli impegni assunti.

Il tavolo è stato riconvocato per 18 settembre, ad oltre un mese dal mancato rispetto della prima scadenza e una settimana dopo che la seconda ha avuto esito analogo.

Il 16 settembre è stato incomprensibilmente deciso il rinvio dell’incontro al 29 settembre.

Nel frattempo i lavoratori attendono i loro denari per far fronte alle spese quotidiane delle loro famiglie, stremati da lunghissimi periodi di Cassa Integrazione e da costanti ritardi nell’erogazione delle retribuzioni.

Ad oltre un anno di gestione dell’azienda rilevata da Siltal, una sola scadenza delle retribuzioni è stata rispettata. In tutto questo tempo si sono succedute promesse non mantenute, scadenze non rispettate, impegni alla ripresa produttiva che non si sono realizzati e tutto questo contribuisce all’esasperazione dei lavoratori che non riescono a far fronte agli impegni quotidiani guardano al futuro con crescente incertezza.

Fim Fim Uilm ritengono indispensabile che si giunga immediatamente ad un chiarimento definitivo sulle intenzioni della proprietà e si ponga fine a questa situazione di infinita incertezza cui sono sottoposti i dipendenti Siltal da tempo ormai davvero esagerato.

Nei prossimi giorni saranno chiesti incontri a tutte le istituzioni locali che hanno finora dimostrato una forte sensibilità al problema Siltal, affinché chiedano al Governo un intervento risolutivo per individuare soluzioni credibili che siano poi rispettate.ì
 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 16 settembre 2008