Acc: comunicato sindacale

 

Si è tenuto il 10 dicembre a Belluno l'incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali, fra ACC e Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali, sulle prospettive del Gruppo e degli stabilimenti italiani.

L'azienda, nella persona del vicepresidente Luca Ramella da poco subentrato nelle deleghe del dimissionario Fornasier, ha confermato che sta attraversando una difficile fase di transizione, caratterizzata da una crisi di liquidità, che ha le sue cause principali nell'ingente piano di investimenti di 50 milioni di euro e nel contestuale calo di volumi determinato dalla grave congiuntura economica internazionale scoppiata in autunno.

La situazione a detta della dirigenza aziendale è comunque sotto controllo, anche grazie alla collaborazione di clienti, fornitori e banche.

L'azienda ha inoltre smentito che oggi la proprietà abbia intenzione di procedere ad una vendita "a spezzatino", ma ha anche aggiunto che gli azionisti di ACC sono per loro stessa natura investitori di breve periodo e non ha escluso nel futuro una divisione del comparto dei compressori da quello dei motori.

Infine è stata annunciata la decisione di un definitivo disimpegno dalla Spagna, nonché una previsione di volumi produttivi per il 2009 bassi quanto quelli del 2008.

Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito le proprie forti preoccupazioni per il gruppo in generale e per lo stabilimento di Mel in particolare, poiché ACC è tuttora sprovvista di un piano industriale necessario a superare la crisi, né vi è sufficiente chiarezza sulle intenzioni della proprietà sul medio-lungo periodo.

Per quanto riguarda Comina (Pordenone) l'anno venturo sarà caratterizzato da ulteriore ricorso alla cassa integrazione, ma le forti competenze professionali confermano la piena centralità del sito all'interno del gruppo.

Per quanto invece concerne Mel, permangono i timori di un progressivo disimpegno, ingenerati dall'annuncio aziendale di voler procedere ad un ridimensionamento produttivo, con una revisione al ribasso del target di volumi sul lungo periodo, nonché ad un depauperamento professionale, con lo smantellamento del residuo reparto di ricerca.

Le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro di gruppo a fine gennaio per discutere il piano industriale, che ACC si è dichiarata impegnata ad elaborare nel prossimo futuro; a Belluno si terrà inoltre un incontro territoriale per discutere le modalità di rotazione in cassa integrazione, alla luce del nuovo orario di lavoro annunciato dall'azienda. Sempre a gennaio Fiom, Fiom, Uilm si incontreranno per discutere possibili iniziative di sostegno alla discussione in atto con ACC, sul futuro del Gruppo e delle fabbriche italiane.

 

Segreterie nazionali Fim-Fiom-Uilm

Roma, 12 dicembre 2008