Acc: informativa annuale sull’andamento del gruppo
Mercoledì 23 aprile, presso la sede dell’Unione Industriali di Pordenone, si è tenuto l’incontro fra Fim, Fiom, Uilm e la Direzione aziendale dell’ACC, per l’informativa annuale sull’andamento del Gruppo. L’Amministratore delegato, Ermes Fornasier, ha innanzitutto presentato i dati fondamentali del Gruppo, che attestano una situazione tuttora difficile anche se in sostenuta ripresa. Il 2007 si è chiuso con un margine operativo in rialzo, ma con un risultato finale ancora negativo, che ha reso necessario un aumento di capitale ed un accordo di gestione del debito. Il 2008 presenta gravi difficoltà legate al peggioramento del quadro economico internazionale e del mercato dell’elettrodomestico. In positivo si registra, però, il successo dei nuovi modelli, capaci di mantenere o guadagnare nuove quote di mercato e, quindi, di garantire i volumi costanti o in lieve incremento. Restano, invece, bassi i margini di guadagno sui prodotti storici, determinati dalla pressione sui prezzi esercitata dai clienti, dal rincaro delle materie prime e dal continuo rafforzamento dell’euro. Per uscire definitivamente dalla crisi e reggere la concorrenza dei paesi a basso costo, l’ACC punta soprattutto sullo sviluppo tecnologico di nuovi prodotti. Per quanto concerne i singoli stabilimenti italiani: Lo stabilimento di Mel ha recuperato parte consistente delle perdite, ma continua tutt’ora a chiudere l’anno in rosso: le perdite sono passate nel 2007 da 20 milioni a 10 milioni di euro. Mentre le vecchie famiglie di prodotto, Q e Sigma, sono in progressivo calo, è previsto un piano per accrescere la capacità produttiva del K. Soprattutto l’Azienda ha confermato l’intenzione di allocare anche in futuro a Mel i modelli di punta della propria gamma prodotti (K4), confermando così la propria intenzione di puntare sullo stabilimento bellunese come stabilimento centrale per le strategie di produzione dei compressori. Nel 2008 le perdite dovranno essere ulteriormente ridotte e nel 2009 si dovrà arrivare al pareggio di bilancio. Nello stabilimento di Pordenone, i volumi restano sostenuti, ma con forti squilibri fra le varie famiglie di prodotto. Nel 2007 il margine operativo lordo si è attestato a circa il 7%, soglia che fuga le maggiori preoccupazioni finanziarie, ma che è ancora lontana da quel 10% che permette di programmare con certezza il futuro e di affrontare con la massima efficacia gli investimenti necessari allo sviluppo dei nuovi prodotti. A Rovigo, i reparti produttivi rimasti hanno raggiunto un livello di efficienza sostenibile. A breve arriverà una nuova grande pressa, utile per il K. Fim, Fiom e Uilm hanno appreso con preoccupazione della perdurante difficoltà in cui versa ACC, ma hanno anche accolto con sollievo i dati che dimostrano una progressiva ripresa del Gruppo. Infine le Organizzazioni dei lavoratori giudicano positiva la dichiarazione di ACC di considerare l’Italia strategica per tutto il Gruppo, ma chiedono che tale dichiarazione sia confermata da fatti concreti a partire dall’effettivo incremento dei volumi delle nuove famiglie di prodotto, destinate nel tempo a sostituire e compensare il progressivo calo delle vecchie famiglie.
Roma, 28 aprile 2008
FIM-FIOM-UILM NAZIONALI |